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Gioco di scuola finisce in incidente: il Tribunale respinge il risarcimento di oltre 26 mila euro richiesto dai genitori di un alunno

Gioco di scuola finisce in incidente: il Tribunale respinge il risarcimento di oltre 26 mila euro richiesto dai genitori di un alunno

Il caso e le questioni legali affrontate

Durante una normale giornata di ricreazione, un alunno coinvolto in una partita di “palla prigioniera” si è procurato un infortunio grave, fratturandosi due denti. La causa legale avviata dai genitori, che hanno richiesto oltre 26.000 euro di risarcimento, ha coinvolto l’analisi delle responsabilità della scuola circa la tutela degli studenti durante le attività ludiche.

La disputa legale si è concentrata sulla valutazione della vigilanza e delle misure di sicurezza adottate dalla scuola, considerando se ci fossero stati elementi di negligenza che potessero aver contribuito all’incidente.

Le testimonianze e i dettagli dell’incidente

Dal racconto dei testimoni, tra cui un insegnante presente, è emerso che il bambino, tentando di evitare la palla, è inciampato e si è scontrato contro un palo in metallo presente nell’area di gioco.

L’incidente è avvenuto in un’area consacrata alle attività sportive, regolarmente utilizzata e sotto la supervisione del personale scolastico, che avrebbe dovuto intervenire in caso di bisogno. La dinamica si è svolta senza elementi che suggerissero rischi insoliti.

Le valutazioni della giurisprudenza sulla responsabilità delle scuole

La giurisprudenza ha chiarito che l’istituto scolastico deve garantire un ambiente sicuro e tutelare gli studenti, applicando i principi di responsabilità contrattuale. Ciò implica che la scuola deve intervenire per prevenire incidenti derivanti da negligenza o omissioni nella vigilanza.

Nel caso in oggetto, le verifiche mostrano che l’attività si svolgeva in un contesto idoneo, con la presenza di personale qualificato e senza rischi straordinari. La sentenza n. 14458/2025 della Corte di Cassazione, depositata il 19 ottobre 2025, ha stabilito che l’incidente rientra in una categoria di eventi imprevedibili e occasionali, e non imputabili alla responsabilità della scuola.

Il contenuto della sentenza e i limiti della tutela scolastica

Il Tribunale di Roma ha sottolineato che il ruolo delle istituzioni scolastiche durante le attività ricreative non consiste nell’eliminare completamente ogni rischio, ma nel garantire una corretta gestione degli spazi e delle attività. La conclusione è stata che l’incidente, considerato evento imprevedibile e casuale, non può essere attribuito alla negligenza della scuola.

Di conseguenza, la richiesta di un risarcimento di oltre 26.000 euro presentata dalla famiglia è stata rigettata, rafforzando il principio che, anche con una vigilanza adeguata, alcuni imprevisti sono inevitabili durante i giochi all’aperto.

Conclusione: rischi, responsabilità e tutela in ambito scolastico

Questo caso evidenzia come la responsabilità delle scuole sia limitata a eventi imprevedibili e casuali. La corretta gestione degli spazi e della vigilanza può ridurre i rischi, ma non elimina la possibilità di incidenti durante il ricreare o le attività sportive.

Il verdetto del Tribunale conferma che le leggi sulla responsabilità scolastica riconoscono i limiti dell’obbligo di tutela e che alcuni danni, anche in presenza di tutte le precauzioni, sono parte integrante del gioco e della vita scolastica.

Domande frequenti sulla responsabilità scolastica negli incidenti durante le attività ludiche

Cosa afferma la giurisprudenza riguardo alla responsabilità delle scuole in caso di incidenti durante le attività ricreative? +

La giurisprudenza stabilisce che le scuole devono garantire un ambiente sicuro, intervenendo per prevenire incidenti derivanti da negligenze, ma riconosce che alcuni eventi sono imprevedibili e non imputabili alla responsabilità scolastica.


Alla luce del caso in cui un alunno si rompe i denti durante una partita di “palla prigioniera”, può la scuola essere considerata responsabile? +

Se l’incidente si verifica in un contesto di normale vigilanza e senza elementi di negligenza da parte della scuola, il tribunale può escludere la responsabilità, classificando l’evento come imprevedibile e occasionale.


Perché il Tribunale ha rigettato la richiesta di oltre 26mila euro di risarcimento? +

Il Tribunale ha ritenuto che l’incidente fosse imprevedibile e casuale, e che la scuola avesse adottato tutte le misure di sicurezza necessarie, quindi non responsabile del danno.


Qual è il limite della responsabilità delle scuole in caso di incidenti durante il gioco? +

La responsabilità delle scuole si limita a eventi prevedibili e evitabili. L’incidente di un evento imprevedibile, come nel caso di un trauma accidentale, generalmente non può essere imputato alla scuola.


Può una scuola essere considerata negligente se un alunno si ferisce durante una partita? +

Solo se si dimostra che la scuola non ha adottato le misure di sicurezza necessarie o non ha vigilato adeguatamente. Se, invece, le procedure principali sono state rispettate, l’incidente può essere considerato casuale.


In cosa si distingue un evento prevedibile da uno imprevedibile in ambito scolastico? +

Un evento prevedibile è quello che può essere anticipato sulla base delle circostanze e delle misure di prevenzione adottate, mentre un evento imprevedibile è casuale e fuori dalla normale vigilanza, come una caduta accidentale senza cause evidenti di rischio.


Cosa significa che un incidente è “occasionale”? +

Significa che l’evento non è ricorrente, non deriva da carenze sistematiche o da negligenza, e si verifica in circostanze fortuite e non prevedibili.


Quali sono le conseguenze legali di un incidente considerato imprevedibile? +

Le conseguenze principali sono che la responsabilità della scuola viene esclusa, e l’evento non può essere considerato un obbligo di risarcimento, rafforzando l’idea che alcuni danni sono inevitabili anche con la vigilanza corretta.


Qual è il ruolo della vigilanza scolastica nel prevenire incidenti durante il gioco? +

La vigilanza mira a monitorare le attività e intervenire prontamente in caso di pericolo, ma non può eliminare ogni rischio, specialmente quelli che sono imprevedibili o naturali nel contesto di gioco.


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