Un'iniziativa solidale delle suore dell'Istituto Maria Ausiliatrice
Nel cuore di Bibbiano, nel Reggiano, le suore dell'Istituto Maria Ausiliatrice hanno inaugurato un corso gratuito di autodifesa dedicato alle donne. Questa proposta, nata in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, rappresenta un importante esempio di impegno sociale e a favore della sicurezza femminile.
Organizzato in collaborazione con l'associazione sportiva Uchi Oroshi Judo e patrocinato dal Comune di Bibbiano, il percorso si svolgerà durante tutto il mese di novembre. L'obiettivo è quello di fornire alle partecipanti strumenti pratici per difendersi in situazioni di emergenza, rafforzando anche autostima e consapevolezza corporea.
Finalità e metodologia del corso di autodifesa
Il corso, tenuto da istruttori qualificati ed esperti, combina tecniche di autodifesa con un percorso di crescita personale, focalizzato su:
- Consapevolezza del proprio corpo
- Incremento dell'autostima
- Gestione efficace delle situazioni di rischio
Le suore sottolineano che questa iniziativa mira a educare alla sicurezza attraverso il movimento e le relazioni umane, aspetti fondamentali per prevenire e affrontare situazioni di violenza.
Motivazioni e contesto sociale
Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ANSA, le religiose salesiane che gestiscono l'istituto hanno dichiarato:
“Abbiamo sempre uno sguardo rivolto al sociale e ai più fragili. Per questo abbiamo voluto offrire un segnale di sensibilità verso il femminile, iniziando un percorso che in futuro potrebbe ampliarsi.”
Le Figlie di Maria Ausiliatrice, conosciute anche come Salesiane di Don Bosco, seguono un metodo educativo basato sul Sistema Preventivo di Don Bosco. Fondato sui principi di ragione, religione e amorevolezza, mira a creare un ambiente di crescita che ricorda una famiglia, promuovendo valori di rispetto e sostegno reciproco.
Qualifiche e modalità di iscrizione
La direttrice dell’istituto, che è anche medico e psicoterapeuta specializzata in educazione socio-affettiva e sessuale, garantisce l’efficacia e la qualità del corso di autodifesa. Le donne interessate possono iscriversi entro il 2 novembre, sia attraverso il sito ufficiale sia presso la segreteria dell’istituto, che vanta un nutrito numero di partecipanti e docenti qualificati.
Impatto sociale e valori promossi
Questa iniziativa rappresenta un esempio concreto di come le suore contribuiscano alla crescita sociale e alla promozione della sicurezza femminile. In un contesto in cui la violenza di genere resta un problema, il progetto di autodifesa promosso dall’istituto dimostra che anche chi opera nel settore religioso può essere un ponte tra spiritualità e impegno pratico nel campo dei diritti e della tutela delle donne.
L'iniziativa è nata in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, con l'obiettivo di promuovere la sicurezza femminile e sensibilizzare sul tema, coinvolgendo la comunità locale e offrendo strumenti pratici di difesa.
Le suore credono che la lotta contro la violenza di genere sia un impegno sociale e spirituale e, pertanto, vogliono essere attive nel promuovere la sicurezza e l'autonomia femminile, dimostrando solidarietà e responsabilità comunitaria.
L'obiettivo è fornire alle donne strumenti pratici di difesa, rafforzare autostima e consapevolezza del proprio corpo, e promuovere un atteggiamento di sicurezza e autonomia nelle situazioni di rischio.
Le suore attraverso questa iniziativa rafforzano il senso di solidarietà, qualità educativa e impegno civico, mostrando come il settore religioso possa essere un punto di riferimento anche nel campo della tutela e del rispetto dei diritti delle donne.
Il corso viene condotto da istruttori qualificati ed esperti nel settore, collaborando con l'associazione sportiva Uchi Oroshi Judo, e include anche il contributo di figure specializzate nel settore sociale e psicologico, per garantire un approccio completo e sicuro.
Viene svolto durante tutto il mese di novembre, combinando training pratico di tecniche di difesa con incontri dedicati alla crescita personale, come la gestione delle emozioni e la consapevolezza corporea, in un ambiente di ascolto e sostegno.
Questa azione rappresenta un esempio concreto di come le suore attuino un impegno sociale attivo, unendo spiritualità, valori di rispetto e sostegno reciproco, e dimostrando che anche nel campo della sicurezza femminile possono essere protagoniste.
La componente educativa mira a trasmettere valori di rispetto, sicurezza e autonomia, rafforzando la crescita personale delle partecipanti e promuovendo un senso di comunità resiliente e consapevole.
Promuovendo corsi di autodifesa, le suore rafforzano il loro ruolo di figure di riferimento attive nel sociale, riuscendo a coniugare la spiritualità con azioni concrete di tutela e promozione dei diritti delle donne, contribuendo a cambiare percezioni stereotipate e favorendo l'empowerment femminile.