CHI: Gianna Fracassi, segretaria generale della Flc-Cgil.
COSA: Critica agli aumenti salariali del nuovo contratto scuola, giudicati miseri e sotto l’inflazione.
QUANDO: Intervista rilasciata il giorno successivo alla firma dell’accordo.
DOVE: Nell’ambito del settore Istruzione, Università e Ricerca in Italia.
PERCHÉ: Per denunciare la insufficienza degli aumenti e promuovere azioni di lotta e unità sindacale.
Il giudizio di Fracassi sui salari e sul contratto scolastico
Gianna Fracassi ha espresso un forte disappunto riguardo all’aumento degli stipendi previsto dal nuovo CCNL per il settore scuola, universitario e di ricerca. Secondo la segretaria generale della Flc-Cgil, l’incremento è inferiore a un terzo dell’inflazione accumulata negli ultimi mesi, una situazione che impoverisce i salari dei lavoratori del settore. La posizione di Fracassi evidenzia come tali aumenti siano del tutto insufficienti rispetto alle esigenze di sostegno al potere d’acquisto dei docenti, ATA e ricercatori.
Nel suo discorso, Fracassi ricorda che l’intenzione del contratto di migliorare le condizioni salariali è mangiata da un aumento comunque misero, e che l’emergenza salariale richiede interventi più incisivi. La leader sindacale sottolinea quanto sia importante evidenziare come le promesse di miglioramenti futuri, spesso propagandate, non possano sostituire azioni concrete nel presente, specialmente in una situazione di crisi come quella attuale.
Sul tema del Contratto scuola, Fracassi ha sottolineato che tutti i sindacati avrebbe dovuto opporsi con maggiore decisione a questi scarsi aumenti, ritenendo essenziale una mobilitazione unitaria per sollecitare interventi più seri e sostanziosi. La Flc-Cgil, insieme ad altri sindacati, ha infatti deciso di proclamare uno sciopero, affinché le rivendicazioni diventino una priorità. Fracassi ha espresso il desiderio che almeno ora tutti i sindacati si uniscano nel sostenere questa battaglia, affinché si possa ottenere un miglioramento reale delle condizioni salariali e del contratto scuola nel suo complesso. La sua speranza è che questa unità possa portare a risultati concreti, portando i lavoratori del settore a un trattamento più equo e dignitoso, superando le naturali incomprensioni e diffidenze che spesso rallentano le rivendicazioni collettive.
In conclusione, Fracassi ribadisce che l’attuale crisi salariale richiede un impegno condiviso di tutta la rappresentanza sindacale, senza divisive retoriche o sotterfugi, affinché si possano raggiungere obiettivi che realmente migliorino le condizioni di chi lavora nel mondo della scuola, dell’università e della ricerca. La lotta unitaria, secondo la leader sindacale, è la strada da percorrere per ottenere risultati tangibili e contrastare la politica dei minimi. Resta fondamentale mantenere alta l’attenzione sulla questione e rafforzare l’unità sindacale, per rendere più forte la voce di chi chiede un contratto davvero equo e salari che siano finalmente all’altezza delle aspettative e delle necessità dei lavoratori.
Le strategie sindacali e il futuro delle proteste
Fracassi ha criticato aspramente le strategie propagandistiche sui futuri contratti e ha sottolineato l’importanza di affrontare immediatamente le problematiche presenti, come il costo della vita e la precarietà. Ricorda che, se tutte le sigle sindacali avessero unito le forze e contestato fermamente le scelte del governo, si sarebbero potute ottenere risorse aggiuntive per il settore.
In particolare, Fracassi ha evidenziato come gli aumenti salariali indicati nel contratto scuola siano stati delusi e insoddisfacenti, definendoli “miseri” rispetto alle esigenze reali degli insegnanti e del personale scolastico. Secondo il rappresentante della Flc-Cgil, questa situazione richiede una risposta decisa da parte di tutto il movimento sindacale, che dovrebbe opporsi con fermezza alla politica di austerità del governo. La mancanza di unità tra i sindacati, infatti, ha indebolito la capacità di negoziazione e di pressione nelle trattative, lasciando i lavoratori senza adeguate risposte alle proprie necessità.
Per questo motivo, Fracassi e altri rappresentanti sindacali ormai da tempo sostengono che sia indispensabile passare ad azioni di protesta più incisive, come uno sciopero generale nel settore della scuola. Egli spera che, con questa mobilitazione, si riesca a riunire tutti i sindacati in una protesta comune, affinché le istanze dei lavoratori siano ascoltate e rispettate. La prospettiva di un’unità sindacale rinforzata potrebbe rappresentare una svolta importante per ottenere contratti più equi e miglioramenti concreti nelle condizioni di lavoro di insegnanti e personale scolastico.
In conclusione, la strategia sindacale sembra orientarsi sempre più verso una linearità di azione che possa influire efficacemente sulle decisioni del governo, riconoscendo che l’unione e la solidarietà tra le sigle sono elementi chiave per ottenere risultati concreti e duraturi nel futuro prossimo.
Il piano di mobilitazione della Flc-Cgil
Il piano di mobilitazione della Flc-Cgil si inserisce in un contesto di crescente insoddisfazione tra il personale scolastico, che si sente ignorato di fronte ai persistenti aumenti salariali considerati minimi e inadeguati. In particolare, il segretario generale Fracassi sottolinea come il recente rinnovo del Contratto scuola abbia portato a incrementi molto esigui, definiti dai sindacalisti come “miseri” e insufficienti rispetto alle esigenze di chi lavora nella scuola pubblica. La Flc-Cgil ritiene che questa situazione richieda una risposta decisa e unitaria, per questo ha chiamato tutti i lavoratori e le organizzazioni sindacali a partecipare allo sciopero generale annunciato, riconoscendo che senza un fronte compatto si rischia di perdere ulteriormente potere contrattuale.
Fracassi ha evidenziato anche come la mancanza di una vera opposizione da parte di altri sindacati rappresenti un problema, sottolineando l’importanza che tutte le sigle sindacali si uniscano nella protesta per rafforzare la pressione sulle istituzioni. Solo attraverso un’azione condivisa e decisa si potrà ottenere una revisione seria del Contratto scuola e maggiori aumenti per il personale. La speranza è che questa mobilitazione possa rappresentare un rilancio delle rivendicazioni sindacali nel settore e spingere le autorità a prestare ascolto alle richieste di un comparto fondamentale per il futuro del paese.
Il ruolo delle altre sigle sindacali
Il ruolo delle altre sigle sindacali diventa fondamentale in un momento così delicato. Mentre la Frs-Cgil critica gli aumenti miserabili previsti nel Contratto scuola e invita tutti i sindacati a opporsi unitamente, è evidente che l’unione tra le diverse rappresentanze può rafforzare notevolmente la nostra posizione. La mobilitazione collettiva e lo sciopero sono strumenti essenziali per farsi ascoltare e negoziare condizioni migliori per il personale scolastico. Spero che, almeno adesso, tutte le sigle, compresa la loro forte partecipazione, decidano di unire le forze per difendere i diritti di chi lavora nel settore e per ottenere risultati più concreti e soddisfacenti. Solo così si potrà esercitare una pressione efficace sul governo e cambiare le politiche ingiuste che hanno penalizzato il comparto negli ultimi anni.
Il futuro delle alleanze sindacali
Il segretario della Flc-Cgil confida che, anche in momenti di opposizione, si possa consolidare un fronte unitario per tornare a rivendicare aumenti SALARI più dignitosi.
Le dichiarazioni del ministro e le responsabilità politiche
Il ministro dell’Istruzione sembra, secondo Fracassi, mostrare un’ossessione nei confronti della stessa sigla sindacale. La leader sindacale richiama che il blocco contrattuale del 2008, gestito dai partiti oggi al governo, ha contribuito a creare questa crisi. È inaccettabile scaricare sui sindacati le responsabilità di scelte politiche sbagliate, quando sono le politiche di quello stesso Governo a aver generato questa situazione a staffetta.
Le recenti elezioni per i rappresentanti sindacali dimostrano che la posizione della Flc-Cgil gode ancora di consenso tra il personale, anche se le risorse sono limitate. La segretaria evidenzia come sia fondamentale mantenere salda la mobilitazione e la pressione sociale, anche in questa fase di criticità.
Cambio di approccio e prospettive future
Fracassi ha escluso che la propria base possa rivoltarsi contro il rinnovamento contrattuale proposto, e sottolinea come la consultazione degli iscritti confermi la volontà di opporsi all’accordo attuale. L’attacco politico e sindacale mira a ottenere condizioni più favorevoli e un riconoscimento più sostanzioso del personale scolastico.
Implicazioni sulla trattativa e il ruolo delle RSU
Fino alla firma definitiva del contratto, la Flc-Cgil continuerà a supportare le **RSU** e a rappresentarle nei confronti delle istituzioni. Sebbene la non sottoscrizione dell’accordo impedisca la partecipazione ufficiale alle trattative, il sostegno ai lavoratori e alle rappresentanze resterà prioritario.
Rinnovamento e mobilitazione nel settore scuola
La battaglia della Flc-Cgil si concentra sull’acquisizione di risorse, sulla riduzione della precarietà e sulla progressiva valorizzazione del personale scolastico. La mobilitazione e l’unità tra le sigle sono considerati strumenti indispensabili per ottenere risultati concreti.
Priorità dell’azione sindacale
In conclusione, la Flc-Cgil continuerà a insistere sulla necessità di un sindacato unito e deciso, per ottenere risposte più concrete e tutelare i diritti di tutti i lavoratori dell’istruzione.
FAQs
Contratto scuola, Gianna Fracassi denuncia aumenti insufficienti: tutti i sindacati dovevano opporsi, ora si prepara lo sciopero e spera nel favore dell’unità sindacale
Fracassi ritiene che gli aumenti siano miseramente insufficienti, inferiori a un terzo dell'inflazione, e inadeguati rispetto alle esigenze di tutela del potere d’acquisto dei lavoratori del settore.
Fracassi spera che tutti i sindacati si uniscano, riaffermando l’importanza di una mobilitazione compatta per ottenere contratti più equi e miglioramenti salariali concreti.
Perché gli aumenti salariali siano più seri e in linea con le esigenze del settore, e per esercitare pressione sulle istituzioni affinché ascoltino le rivendicazioni dei lavoratori.
La Flc-Cgil ha annunciato uno sciopero generale per unire le forze dei sindacati, evidenziando la necessità di una risposta unitaria contro gli aumenti miserabili e la politica del governo.
Franca Fracassi auspica una maggiore unità e solidarietà tra le sigle sindacali per rafforzare le possibilità di ottenere aumenti salariali dignitosi.
Fracassi accusa il governo e i partiti al potere del blocco contrattuale del 2008, contribuendo alla crisi salariale e sottolinea che i sindacati non devono scaricare le responsabilità sui politici.
Fracassi continuerà a supportare le RSU e a rappresentarle anche senza sottoscrivere il contratto, per tutelare i diritti dei lavoratori durante le trattative.
La segretaria della Flc-Cgil spera che, anche in momenti di opposizione, si possa creare un fronte unitario forte per rivendicare aumenti salariali più dignitosi.
Fracassi evidenzia il ruolo dei governi passati e presenti, e il blocco contrattuale del 2008, come cause della crisi salari e delle condizioni attuali del settore.