Il quadro attuale del precariato nel sistema scolastico italiano
Analisi delle statistiche sui contratti e le assunzioni
La segretaria generale della FLC CGIL, Gianna Fracassi, ha evidenziato come il territorio scolastico italiano sia profondamente afflitto da un crescente fenomeno di precarietà, con oltre 250.000 supplenze attribuibili a contratti a tempo determinato. In particolare, si registra:
- Contratti a termine a settembre: circa 182.000, di cui 121.000 di sostegno.
- Posti scoperti: oltre 23.200 cattedre vuote, una percentuale superiore al 40% rispetto ai posti disponibili, lasciando molte classi senza insegnanti di ruolo.
- Continuità didattica: solamente il 24% delle supplenze di sostegno ha avuto una conferma stabile, generando disagi sia per gli studenti che per gli insegnanti.
Impatto sulla qualità dell'istruzione e sulla stabilità del personale
Questo scenario evidenzia quanto il sistema scolastico, già sotto pressione, soffra di un parossismo di precarizzazione che compromette la qualità dell'insegnamento e la serenità del personale docente e ATA.
Situazione del personale ATA e strategie future
Per quanto riguarda il personale ATA, si stima che oltre il 30% lavori con contratti precari. La crescita di questa quota dipende dall’assunzione esclusivamente sulle posizioni lasciate vacanti dai pensionamenti, mentre i dati relativi ai contratti a termine rimangono troppo spesso omessi nelle comunicazioni ufficiali.
La posizione del Ministero e le criticità evidenziate
Il Ministro Valditara sembra focalizzarsi più sulla "riforma del reclutamento" piuttosto che sulla stabilizzazione, mentre FLC CGIL sottolinea che senza interventi adeguati, la scuola italiana continuerà a soffrire di una piaga di precariato cronico, che rischia di portarci a un declino dell’offerta educativa.
Le proposte sindacali per affrontare la crisi del lavoro nella scuola
Misure di stabilizzazione e organici
La FLC CGIL propone alcune iniziative chiave:
- Assumere tutti gli idonei dei concorsi già espletati prima di bandire i nuovi bandi legati al PNRR 3.
- Estendere l’organico attraverso la stabilizzazione di posti in deroga, con una particolare attenzione a documenti di sostegno e assistenza.
- Prorogare le assunzioni tramite GPS e rivedere i parametri di definizione dell’organico ATA, che attualmente risultano obsoleti.
Priorità ai cittadini con disabilità e supporto agli studenti
Con un aumento crescente della richiesta di supporto e assistenza per studenti con disabilità, è fondamentale aumentare il numero di personale dedicato a garantire sicurezza, continuità educativa e rispetto dei diritti di tutti gli alunni.
Interventi formativi e aggiornamenti professionali
Per migliorare la qualità del servizio, sono stati attivati corsi di formazione, webinar e risorse didattiche, tra cui:
- Incontri sull’integrazione scolastica e l’autonomia delle persone con disabilità visiva.
- Video-lezioni e guide pratiche per la preparazione ai concorsi PNRR3.
- Webinar gratuiti su gestione scolastica, adempimenti e smart working.
Conclusioni: uno sguardo al futuro della scuola italiana
Gianna Fracassi afferma che la scuola italiana "muore di precariato" e chiede interventi concreti per stabilizzare il personale, migliorare la qualità dell’educazione e scongiurare il declino del sistema scolastico pubblico, che rischia di compromettere il diritto universale all’istruzione di qualità.
FAQs
La crisi del precariato nella scuola italiana: oltre 250mila supplenze e la denuncia di Fracassi (FLC CGIL)
Domande frequenti sulla crisi del precariato nella scuola italiana
Attualmente, si registrano oltre 250.000 supplenze affidate a contratti a tempo determinato, riflettendo un sistema sempre più soggetto alla precarietà e all’instabilità del personale scolastico.
Un numero elevato di supplenze precarie compromette la continuità didattica, diminuisce la stabilità del personale e può generare disagi sia per gli studenti sia per gli insegnanti, riducendo la qualità complessiva dell'istruzione.
La segretaria della FLC CGIL sottolinea che oltre il 30% del personale ATA lavora con contratti precari, con una crescita limitata alle assunzioni sui posti lasciati vacanti dai pensionamenti, mentre spesso i dati sui contratti a termine non sono comunicati ufficialmente.
Secondo Fracassi, il Ministero cerca di focalizzarsi principalmente sulla riforma del reclutamento anziché sulla stabilizzazione del personale, rischiando di perpetuare il fenomeno della precarietà e danneggiando la qualità dell’istruzione.
La FLC CGIL suggerisce di assumere tutti gli idonei provenienti dai concorsi già svolti, estendere l’organico tramite stabilizzazioni, prorogare le assunzioni tramite GPS e rivedere i parametri per l’organico ATA, per garantire maggiore stabilità e qualità del servizio.
Aumentando il numero di personale dedicato al supporto e all’assistenza, si può assicurare un ambiente più sicuro, stabile e inclusivo, rispettando i diritti di tutti gli alunni e migliorando la qualità generale dell’istruzione.
Attraverso corsi di formazione, webinar e risorse didattiche, si promuove l’aggiornamento professionale, con focus su integrazione scolastica, gestione del personale e preparazione ai concorsi, contribuendo a migliorare la qualità del servizio educativo.
Gianna Fracassi afferma che "la scuola italiana muore di precariato" e insiste sulla necessità di interventi concreti per stabilizzare il personale, migliorare la qualità dell’istruzione e salvaguardare il diritto universale a un’educazione di qualità.
Se non si interviene, si rischia un ulteriore peggioramento delle condizioni lavorative e una diminuzione della qualità dell’offerta educativa, che potrebbe compromettere il diritto all’istruzione e la coesione sociale.
Il governo può rispondere approvando misure di stabilizzazione, aumentando le risorse dedicate al settore e garantendo una comunicazione trasparente, per affrontare efficacemente l’emergenza del precariato scolastico.