Il 5 novembre 2023 è stato firmato l’accordo relativo alla parte economica del CCNL scuola 2022-2024. La firma, anche se arrivata con risorse esigue rispetto all’inflazione del triennio, rappresenta un risultato importante per il settore. La Gilda ha sottolineato come questa firma permetta di riconoscere gli incrementi direttamente nelle buste paga di docenti e ATA, mantenendo vivo l’impegno per migliorare le condizioni del personale scolastico.
- Firma del nuovo contratto con risorse limitate rispetto all’inflazione
- Incrementi salariali e nuove indennità per il personale
- Richiesta di risorse aggiuntive in Legge di Bilancio
- Focus sulla contrattazione dedicata alla scuola
Firma del contratto e risorse disponibili
Il Contratto scuola firmato rappresenta un passo importante per il settore, nonostante le risorse disponibili siano risultate inferiori rispetto agli aumenti necessari per adeguarsi all’inflazione del triennio. La Gilda e altre organizzazioni sindacali hanno sottolineato che, anche in presenza di risorse limitate, l’accordo è stato sottoscritto, impegnandosi a continuare a chiedere ulteriori investimenti per migliorare le condizioni di lavoro e salariali del personale docente e ATA.
Le risorse stanziate, pari a circa 100 milioni di euro, sono fondamentali per l’attuazione di alcune delle misure previste nel rinnovo contrattuale, quali l’aumento delle retribuzioni, l’istituzione di nuovi strumenti di valorizzazione professionale e il miglioramento del benessere lavorativo. Tuttavia, gli operatori del settore si trovano di fronte alla sfida di garantire miglioramenti concreti con risorse ancora insufficienti rispetto alle esigenze reali, considerando l’inflazione crescente.
Per supportare il personale e migliorare la qualità dell’offerta formativa, sono previsti anche ulteriori interventi di formazione e sviluppo professionale, che intendono incentivare l’aggiornamento continuo e il potenziamento delle competenze. La firma del contratto quindi segna un primo passo importante, ma resta fondamentale continuare a dialogare con le istituzioni e i sindacati per assicurare risorse adeguate e sostenibili nel tempo, per un sistema scolastico più equo e efficace.
Come funziona l’erogazione delle risorse
Come funziona l’erogazione delle risorse
Il processo di erogazione delle risorse ai servizi scolastici si basa sulla firma del Contratto scuola, un accordo che definisce le modalità e le condizioni per l'assegnazione dei fondi. Nonostante le risorse disponibili siano risultate esigue rispetto all’inflazione accumulata nel triennio, come recentemente sottolineato dalla Gilda, il contratto è stato comunque sottoscritto per garantire un minimo di miglioramenti salariali per docenti e personale ATA. Le risorse stanziate vengono indirizzate principalmente all’aumento delle indennità di incarico e alle retribuzioni accessorie, con l’obiettivo di apportare benefici immediati alle buste paga. La ripartizione dei fondi segue criteri che tengono conto anche dell’impatto sul personale, privilegiando le misure che incidono maggiormente sui lavoratori. Anche se l’ammontare complessivo delle risorse non ha potuto colmare completamente il divario con l’inflazione, questa modalità di distribuzione garantisce comunque interventi concreti e mirati, migliorando le condizioni salariali dei lavoratori nel breve termine. L’erogazione avviene tramite procedure consuete di accredito, rispettando quanto stabilito dagli accordi contrattuali e le tempistiche concordate con le amministrazioni scolastiche.
Quali sono le principali voci di aumento
Quali sono le principali voci di aumento
Il recente accordo sul Contratto scuola firmato ha portato a un incremento biennale degli stipendi, anche se le risorse messe a disposizione risultano comunque insufficienti rispetto all'inflazione accumulata nel triennio. La Gilda ha sottolineato che l'accordo è stato sottoscritto nonostante le risorse siano scarse, evidenziando l'impegno delle parti nel garantire a docenti e personale ATA un miglioramento delle condizioni salariali, seppur modesto.
Le principali voci di aumento riguardano innanzitutto gli aumenti salariali di base, che si attestano tra 105 e 177 euro mensili per i docenti, e tra 82 e 186 euro mensili per il personale amministrativo e tecnico. Tali aumenti sono stati calibrati tenendo conto delle differenze di anzianità e ruolo, e sono distribuiti in modo da trovare un equilibrio tra le diverse categorie.
Oltre agli aumenti di base, sono state rideterminate alcune indennità fisse e accessorie. Per i docenti, queste indennità oscillano tra 204 e 320 euro mensili, contribuendo a migliorare il reddito complessivo. Per il personale ATA, le indennità sono state ridefinite tra 88 e 109 euro mensili, offrendo un sostegno economico aggiuntivo. Questi interventi mirano a compensare, in parte, la perdita di potere d'acquisto causata dall'inflazione e a riconoscere maggiormente il ruolo e le responsabilità di tutto il personale scolastico.
In sintesi, le voci di aumento più rilevanti sono rappresentate dagli incrementi salariali di base, accompagnati da una revisione delle indennità, con l'obiettivo di migliorare le condizioni economiche di insegnanti e addetti ai lavori. Pur rimanendo inferiori ai livelli di inflazione del triennio, tali misure rappresentano un passo in avanti nell'ambito delle trattative salariali nel settore scuola.
Risultati concreti della firma
La firma del Contratto scuola rappresenta un passo avanti significativo nonostante le risorse disponibili siano state considerate insufficienti rispetto all'inflazione accumulata nel triennio. Secondo le dichiarazioni della Gilda, l’accordo è stato sottoscritto anche in queste circostanze, rafforzando la posizione delle organizzazioni sindacali nel chiedere finanziamenti più consistenti per il settore. I risultati concreti includono la stabilizzazione di alcune figure professionali e l’avvio di un percorso di miglioramento delle condizioni di lavoro e salariali, anche se in modo graduale. Si tratta di un passo importante per riaffermare il valore del personale scolastico e per aprire un confronto più ampio sulla sostenibilità finanziaria del sistema formativo nel lungo termine. La firma del contratto, quindi, emerge come un punto di partenza su cui si intende costruire future iniziative di miglioramento e di investimento nel settore scolastico.
Prospettive future e richieste
La Gilda e altre sigle sindacali chiedono di avviare trattative tempestive per il CCNL 2025-2027, inserendo risorse supplementari nella prossima Legge di Bilancio. È fondamentale, secondo i sindacalisti, scorporare la scuola dalla contrattazione del pubblico impiego generale per valorizzare autonomamente il settore e attribuire un contratto dedicato sia a docenti che a personale ATA.
FAQs
Contratto scuola firmato: Gilda commenta l’accordo raggiunto nonostante le risorse limitate
La Gilda ha considerato il contratto un risultato importante, poiché ha permesso di riconoscere aumenti salariali anche con risorse limitate, mantenendo alta l’attenzione sulla valorizzazione del personale scolastico.
Le parti hanno deciso di firmare per garantire almeno alcuni miglioramenti salariali e innescare un percorso di miglioramento, mantenendo aperto il dialogo per risorse aggiuntive in futuro.
Le risorse vengono distribuite tramite modalità di accredito che privilegiano aumenti di indennità e retribuzioni accessorie, rispettando le tempistiche stabilite dagli accordi contrattuali.
Gli aumenti riguardano in particolare la base salariale, con incrementi tra 105-177 euro per i docenti e 82-186 euro per il personale ATA, oltre a riderificare alcune indennità fisse e accessorie.
Sono stati stanziati circa 100 milioni di euro, sufficienti per alcuni aumenti salariali e valorizzazioni professionali, anche se non colmano completamente il divario con l’inflazione.
Tra i risultati vi sono la stabilizzazione di alcune figure professionali e l’avvio di miglioramenti graduali nelle condizioni di lavoro e salariali del personale scolastico.
La Gilda chiede di avviare trattative per il CCNL 2025-2027 e di inserire risorse supplementari nella Legge di Bilancio, con una richiesta di contratti dedicati per la scuola.
Per garantire finanziamenti adeguati e sostenibili nel tempo, migliorando le condizioni del personale e la qualità dell’offerta formativa, e superando le risorse limitate attuali.