In Trentino, si discute di una nuova proposta di riforma che modifica il sistema di gestione dei debiti formativi nelle scuole superiori, concentrandoli esclusivamente in seconda e quarta superiore. La normativa, prevista dall’iter legislativo del 2026/2027, mira a responsabilizzare maggiormente gli studenti e a semplificare il percorso di recupero, rispondendo alle esigenze di un sistema più efficiente e trasparente.
- Riforma del sistema di valutazione in Trentino a partire dal 2026/2027
- Debiti formativi concentrati in seconda e quarta superiore
- Insufficienze in prima e terza superiori valutate con 6* e recuperabili entro il ciclo
- Inserimento di piani individualizzati di recupero e monitoraggio continuo
- Valutazione anche delle capacità relazionali
DESTINATARI: studenti dalla seconda superiore in avanti
MODALITÀ: applicazione delle nuove soglie di valutazione nelle scuole del Trentino
COSTO: gratuito per gli studenti
Approfondisci la normativa sulla Riforma del sistema valutativo in Trentino
Come funziona il nuovo sistema di gestione dei debiti formativi in Trentino
Il nuovo sistema di gestione dei debiti formativi in Trentino si basa su un modello strutturato e più efficace rispetto al passato, garantendo un percorso di recupero più chiaro e mirato per gli studenti. Secondo le recenti proposte, i debiti formativi saranno prioritariamente gestiti nelle classi di seconda e quarta superiore, dove gli studenti sono chiamati a colmare le insufficienze attraverso verifiche specifiche e attività di recupero dedicate. Negli altri anni scolastici, come prima e terza superiore, le insufficienze vengono indicate con un **6*** in pagella, che rappresenta un’indicazione del bisogno di miglioramento, ma che può essere recuperata entro il ciclo scolastico. Se lo studente ottiene il 6*, può lavorare per migliorare il proprio rendimento e superare l’insufficienza, eliminando così il debito formativo prima del passaggio successivo.
Il sistema prevede inoltre l’uso di strumenti digitali avanzati per il monitoraggio del percorso di recupero, consentendo una valutazione continua e adattata alle esigenze di ciascuno studente. Le scuole sono incentivare a creare piani personalizzati, comprendenti attività di supporto mirate, esercitazioni, e verifiche periodiche, con l’obiettivo di favorire un apprendimento più efficace e responsabile. La responsabilizzazione degli studenti rappresenta un elemento chiave di questa riforma, promuovendo autonomia, impegno e consapevolezza del proprio percorso di studi.
Perché la riforma è stata proposta
La proposta di riforma nasce anche dall'osservazione che attualmente i debiti formativi sono concentrati principalmente in seconda e quarta superiore, mentre negli altri anni scolastici le insufficienze vengono spesso segnalate con una valutazione di 6*, senza un intervento strutturato di recupero. Questo sistema, infatti, non favorisce un intervento tempestivo e mirato per tutti gli studenti, lasciando alcuni insuccessi non completamente risolti e compromettendo la qualità dell'apprendimento complessivo. Il progetto regionale, specificamente in Trentino, intende quindi intervenire sulle modalità di gestione di queste insufficienze, proponendo di concentrare i debiti formativi solo in determinate classi di livello superiore, mentre negli altri anni si favorisce un sistema di valutazioni con strumenti di recupero più efficaci e dedicati.
Inoltre, la riforma implica un approccio più orientato alla responsabilizzazione degli studenti, incentivando la loro partecipazione attiva al processo di recupero e di miglioramento continuo. Viene incentivata, infatti, l'implementazione di strumenti di monitoraggio personalizzati e costanti, che consentano di individuare prontamente le difficoltà e di intervenire con misure di supporto più adeguate. Questo approccio mira a creare un percorso scolastico più equo ed efficace, riducendo le disparità tra gli studenti e migliorando le loro prospettive di successo, anche grazie a una gestione più strategica degli interventi di recupero, più veloci e meno onerosi rispetto ai tradizionali esami di riparazione di settembre.
Le motivazioni di fondo della scelta in Trentino
Le motivazioni di fondo della scelta in Trentino derivano dalla volontà di affrontare in modo efficace le problematiche legate ai debiti formativi, concentrandosi sulle specificità del percorso scolastico. In particolare, si è deciso di intervenire con maggior attenzione sui debiti formativi che si verificano esclusivamente in seconda e quarta superiore, riconoscendo che queste fasi rappresentano momenti critici nel percorso di maturazione degli studenti. Per gli altri bienni, dove si riscontrano insufficienze con una votazione minima di 6*, l’approccio mira a favorire un percorso di recupero più mirato, incentivando gli studenti a colmare le lacune senza ripercussioni più gravose. La proposta in Trentino si propone di creare un sistema più giusto e sostenibile, capace di stimolare l’impegno degli studenti e di incentivare un recupero più efficace, limitando il rischio di abbandono scolastico. Inoltre, questo modello favorisce un clima di collaborazione tra scuola e famiglia, facilitando un dialogo più aperto e costruttivo sulle strategie di intervento. La scelta di concentrarsi sui debiti formativi in determinate fasi e sul superamento di insufficienze con 6* si propone quindi di migliorare la qualità dell’offerta formativa e di sostenere gli studenti nel loro percorso di apprendimento, garantendo un percorso personalizzato e adeguato alle esigenze individuali.
Come valutare le capacità relazionali
Per valutare le capacità relazionali degli studenti, sarà adottato un approccio più inclusivo e attento agli aspetti comportamentali. In particolare, si terrà conto della capacità di dialogo, ascolto attivo e collaborazione con docenti e compagni, elementi fondamentali per un corretto funzionamento della comunità scolastica. La proposta in Trentino mira a promuovere un percorso di crescita personale parallelo agli aspetti puramente accademici, riconoscendo l'importanza delle competenze socio-emozionali. In caso di insufficienti in quest’area, specialmente oltre i livelli di 6*, si valuterà se l’allievo abbia raggiunto un livello minimo di maturità relazionale sufficiente per l’ammissione, oppure sarà necessario implementare attività di recupero e potenziamento che favoriscano lo sviluppo di queste competenze fondamentali per il successo scolastico e civile.
Come si integra questa strategia con il sistema nazionale
Il disegno di legge in Trentino prevede anche un allineamento con le normative nazionali: l’insufficienza in condotta potrà ostacolare l’ammissione all’esame di Stato, mentre un voto di 6 obbligherà lo studente a presentare un elaborato critico. Questa compatibilità garantisce una coerenza tra sistemi, garantendo un percorso di valutazione più efficace e uniforme.
FAQs
Debiti formativi solo in seconda e quarta superiore, negli altri anni insufficienze con 6*: la proposta in Trentino — approfondimento e guida
Per affrontare in modo più mirato le fasi critiche di maturazione degli studenti, facilitando interventi tempestivi e efficaci in queste classi specifiche.
Il 6* indica un'insufficienza che può essere recuperata entro il ciclo scolastico, permettendo agli studenti di migliorare il proprio rendimento senza dover ripetere l’anno.
Attraverso verifiche specifiche e piani di recupero personalizzati che consentono di migliorare il rendimento entro il ciclo scolastico, senza debiti formativi definitivi.
Vengono utilizzati strumenti digitali avanzati per il monitoraggio continuo del percorso di recupero e per valutare in modo più efficace le competenze degli studenti.
Promuove autonomia, impegno e consapevolezza attraverso piani personalizzati e strumenti di monitoraggio costanti, coinvolgendo gli studenti nel proprio percorso di recupero.
Per intervenire nelle fasi critiche di maturazione degli studenti e creare un sistema più equo, efficace e sostenibile, riducendo anche il rischio di abbandono scolastico.
L'insufficienza in condotta può influire sull'ammissione all'esame di Stato, e un voto di 6 richiede la presentazione di un elaborato critico, garantendo coerenza tra livelli regionali e nazionali.
Migliorare la qualità dell'apprendimento, favorire interventi tempestivi, ridurre le disparità tra studenti e sostenere un percorso scolastico più responsabile e personalizzato.
Attraverso un approccio più inclusivo, si valuta la capacità di dialogo, ascolto e collaborazione, integrando aspetti socio-emozionali nel percorso di crescita personale.