Il parere dell'Unione degli Studenti sulla restrizione dell'educazione affettiva nelle scuole
L'Unione degli Studenti (UDS), organizzazione rappresentativa di circa 10.000 studenti italiani, ha espresso forte critiche riguardo alle recenti misure adottate dal governo Meloni relative alla limitazione dell'insegnamento dell'educazione sessuale e affettiva nelle istituzioni scolastiche. Queste decisioni, definite grave e poco lungimiranti dagli stessi studenti, sono state prese senza un opportuno dialogo con i principali stakeholder, in particolare con i giovani destinatari di tali programmi.
Un emendamento al Disegno di Legge (DDL) sul consenso informato, attualmente in fase di approvazione, prevede:
- Il divieto di trattare tematiche relative alla sessualità nelle scuole secondarie di primo grado, ossia le scuole medie;
- Richiede il consenso esplicito dei genitori per l'educazione sessuale nelle scuole secondarie di secondo grado, ovvero le superiori.
Il contesto di emergenza e l'urgenza di un'educazione precoce e consapevole
Angela Verdicchio, presidente dell'Unione degli Studenti, evidenzia come questa decisione venga presa in un momento di emergenza sociale, caratterizzato da #l'aumento della violenza di genere, inclusi femminicidi e abusi di varia natura. Le copiose statistiche che emergono suggeriscono la necessità di investire in un’educazione al consenso, alle relazioni sane, e alla sessualità, sin dalle prime fasi di crescita dei giovani.
Sviluppare competenze relazionali e una piena consapevolezza dei diritti e dei limiti personali è cruciale per prevenire tragedie future e per formare cittadini più responsabili e rispettosi.
Le proposte dell'Unione degli Studenti per una formazione efficace ed equa
Verdicchio sottolinea che l'attuale sistema scolastico spesso si limita a programmi superficiali di educazione sessuale, con introduzioni redatte senza il coinvolgimento di esperti nel campo e senza un approccio multidisciplinare.
Il progetto governativo "Educare alle relazioni", promosso dal Ministro Giuseppe Valditara, si appoggia principalmente sulla biologia scolastica. Pur riconoscendo l'importanza di una corretta informazione scientifica, gli studenti e gli attivisti ritengono che questa sia insufficientemente approfondita e poco attuale.
La necessità di coinvolgere professionisti e associazioni specializzate
Delegare esclusivamente ai docenti la responsabilità di educare su questi temi può risultare limitante. L'Unione sottolinea l'importanza di collaborare con esperti, associazioni di terzo settore e professionisti qualificati per offrire un percorso formativo completo, aggiornato e sensibile alle diverse realtà degli studenti.
I giovani e la rilevanza di un’educazione attiva e partecipata
Malgrado i giovani mostrino una crescente consapevolezza riguardo alle dinamiche di violenza e alle sfide di genere, spesso mancano degli strumenti pratici per agire concretamente. Per questo motivo, l'UDS insiste nel far sì che la scuola rappresenti un ambiente di formazione, confronto e confronto attivo, in grado di rispondere alle reali esigenze delle nuove generazioni.
In previsione, l'associazione si impegnerà in campagne di sensibilizzazione e iniziative locali e nazionali, con l'obiettivo di promuovere un'educazione sessuale più efficace, rispettosa e integrata, coinvolgendo studenti, professionisti e istituzioni in un dialogo aperto e costruttivo.
L'Unione degli Studenti considera grave e poco lungimirante la stretta sull'educazione sessuale, poiché queste decisioni sono state prese senza dialogo con gli stakeholder, rischiando di compromettere l'importanza di un'informazione precoce e consapevole per i giovani.
L'emendamento prevede il divieto di trattare temi legati alla sessualità nelle scuole medie e richiede il consenso esplicito dei genitori per l'educazione sessuale nelle scuole superiori, limitando così l'accesso a programmi di educazione affettiva.
Perché in un momento di emergenza sociale, caratterizzato da violenza di genere e abusi, è fondamentale sviluppare competenze relazionali, il rispetto dei diritti e una piena consapevolezza per prevenire tragedie e formare cittadini responsabili.
Il sistema si limita spesso a programmi superficiali, sviluppati senza il coinvolgimento di esperti o un approccio multidisciplinare, limitando l'efficacia e la pertinenza dell'educazione sessuale.
Pur riconoscendo l'importanza dell'informazione scientifica, l'UDS ritiene che il progetto sia insufficiente e poco aggiornato, poiché si basa principalmente sulla biologia senza affrontare aspetti psicologici e sociali rilevanti.
Per offrire un percorso completo, aggiornato e sensibile alle diverse realtà degli studenti, collaborare con esperti e associazioni di settore permette di superare le limitazioni dell'approccio tradizionale e di garantire una formazione più efficace.
La scuola dovrebbe rappresentare un ambiente di confronto e formazione attiva, in grado di rispondere alle esigenze dei giovani, fornendo strumenti pratici e garantendo un dialogo aperto su temi fondamentali come il rispetto e la consapevolezza sessuale.
Attraverso campagne di sensibilizzazione, iniziative locali e nazionali, e promuovendo un dialogo aperto tra studenti, professionisti e istituzioni, l'UDS intende rafforzare l'importanza di un'educazione sessuale efficace e rispettosa.
L'UDS considera questa mancanza di dialogo come una scelta grave e poco lungimirante, poiché priva gli studenti di un'opportunità fondamentale di partecipare e contribuire a decisioni che riguardano la loro formazione e il loro benessere.
Una decisione priva di coinvolgimento degli studenti può portare a programmi inefficaci, a una mancanza di fiducia nelle istituzioni e a una minore consapevolezza tra i giovani su tematiche fondamentali di educazione sessuale, compromettendo il loro sviluppo e il loro rispetto dei diritti.