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Superare i pregiudizi sull’epilessia a scuola: l’importanza della formazione del personale per un’inclusione reale

Uomo in carrozzina pratica tiro con l'arco: sport inclusivo e superamento barriere, formazione scolastica per l'epilessia e inclusione.

Introduzione

L’epilessia a scuola rappresenta ancora oggi una sfida per molte istituzioni educative, nonostante sia una condizione neurologica che non ostacola l’apprendimento. La principale difficoltà risiede nei pregiudizi, nella disinformazione e nell’assenza di protocolli condivisi che possano garantire la sicurezza e l’inclusione degli studenti affetti da questa patologia.

La percezione dell’epilessia e le criticità scolastiche

Secondo quanto evidenziato dalla Lega Italiana contro l’Epilessia, la maggior parte delle forme epilettiche non compromette le capacità cognitive dei giovani. Di conseguenza, bambini e adolescenti con epilessia possono partecipare normalmente alle attività scolastiche e sociali.

Le principali criticità organizzative riguardano:

  • La gestione delle crisi epilettiche durante le lezioni.
  • La somministrazione dei farmaci nel corso della giornata scolastica.
  • La scarsa conoscenza della malattia da parte di insegnanti e compagni.

Disposizioni ministeriali e le disparità territoriali

Dal 2005, le Raccomandazioni ministeriali e i protocolli regionali hanno suggerito alle scuole di garantire:

  1. La somministrazione dei farmaci agli studenti epilettici.
  2. La gestione tempestiva delle crisi, in collaborazione con i servizi sanitari.

Tuttavia, tali indicazioni spesso non sono vincolanti e vengono adottate in modo disomogeneo sul territorio nazionale, creando disparità di trattamento tra diverse scuole. La paura degli insegnanti di intervenire correttamente durante una crisi alimenta disinformazione e insicurezza, con il rischio di comportamenti eccessivi o di emarginazione degli studenti.

Inoltre, la comunicazione tra famiglie e scuola può essere ostacolata da atteggiamenti di iperprotezione o reticenza, che impediscono la condivisione di informazioni essenziali per un ambiente scolastico sicuro e supportivo.

Le novità della Manovra 2026 e il futuro

La Manovra 2026, attualmente in discussione, introduce nuove misure di riconoscimento per le persone con epilessia farmacoresistente, ai sensi della Legge 104/199, tutela fondamentale dei diritti delle persone con disabilità. Tra le innovazioni:

  • Permessi lavorativi più flessibili.
  • Agevolazioni fiscali dedicate.
  • Sostegno scolastico specifico.

Queste misure, destinate a circa 180.000 italiani, richiederanno anche interventi nelle scuole, come l’aggiornamento dei protocolli e campagne di formazione del personale.

Per il periodo 2026-2028, saranno stanziati circa 2 milioni di euro all’anno per il fondo dedicato all’assistenza di bambini oncologici, che potrebbe influenzare anche l’istruzione domiciliare.

L’importanza di un approccio strutturato e condiviso

Per garantire una veritiera inclusione scolastica, è fondamentale costruire una rete collaborativa tra:

  • Famiglie
  • Scuola
  • Servizi sanitari
  • Specialisti in neurologia epilettica

La volontà individuale non basta: occorre un intervento istituzionale concreto che promuova:

  • Campagne di informazione corrette
  • Formazione specifica del personale scolastico sui protocolli di gestione delle crisi epilettiche

Organizzazioni come la Lega Italiana contro l’Epilessia e la Fondazione Lice chiedono protocolli nazionali condivisi e qualificati che assicurino a insegnanti e genitori una preparazione adeguata e la certezza di assistenza rispettosa dei diritti dello studente.

Conclusione

Superare pregiudizi e disinformazione tramite formazione specifica e protocolli condivisi è il passo essenziale per creare un ambiente scolastico realmente inclusivo. Solo così si potrà garantire a ogni studente affetto da epilessia il diritto all’istruzione, alla crescita in un contesto sicuro e rispettoso delle diversità.

Domande frequenti sull'epilessia a scuola: pregiudizi, formazione e inclusione

Perché i pregiudizi sull’epilessia ostacolano l’inclusione scolastica? +

I pregiudizi spesso derivano dalla mancanza di conoscenza e dalla disinformazione, portando insegnanti e compagni a temere incidenti o comportamenti inattesi. Questa percezione errata può generare isolamento e discriminazione, impedendo agli studenti epilettici di partecipare pienamente alla vita scolastica.


Qual è il ruolo della formazione del personale scolastico nell’inclusione degli studenti con epilessia? +

Una formazione mirata permette agli insegnanti di conoscere le caratteristiche dell’epilessia, di gestire correttamente le crisi e di creare un ambiente sicuro e accogliente. Ciò favorisce l’autonomia e la partecipazione attiva dello studente, eliminando paure e malintesi.


Quali sono i principali pregiudizi che si incontrano nelle scuole? +

Tra i pregiudizi più comuni ci sono la convinzione che l’epilessia sia contagiosa, che impedisca di studiare normalmente o che rappresenti un grave pericolo durante le attività scolastiche, alimentando così la paura e l’isolamento dello studente.


Come incidono le disparità territoriali sulle pratiche di gestione dell’epilessia a scuola? +

Le differenze nelle normative regionali e nelle risorse disponibili portano a una gestione differenziata delle crisi epilettiche e alla formazione del personale, creando disparità di trattamento e spesso lasciando gli studenti senza un supporto adeguato.


Perché è importante adottare protocolli condivisi a livello nazionale? +

L’adozione di protocolli condivisi garantisce uniformità nelle risposte alle crisi, aumenta la sicurezza degli studenti e permette a tutto il personale scolastico di intervenire con competenza, riducendo i rischi di malintesi o interventi erronei.


In che modo la disinformazione può influire sul benessere degli studenti epilettici? +

La disinformazione può alimentare il timore, l’isolamento e l’emarginazione, creando un ambiente scolastico non supportivo che potrebbe anche innescare sensazioni di colpa o insicurezza nello studente epilettico.


Quali strategie può adottare la scuola per promuovere un’inclusione efficace? +

Implementare programmi di formazione, sensibilizzare studenti e personale, adottare protocolli condivisi e creare un dialogo aperto tra famiglie e scuola sono tutte strategie fondamentali per favorire un’inclusione reale e partecipata.


Come può la formazione del personale contribuire alla tutela dei diritti degli studenti epilettici? +

Una formazione adeguata permette agli insegnanti di riconoscere le crisi, di intervenire correttamente e di rispettare le esigenze di ciascuno studente, tutelando così i loro diritti e facilitando un percorso scolastico sicuro e inclusivo.


Qual è il ruolo delle famiglie nel supporto agli studenti epilettici? +

Le famiglie possono fornire informazioni essenziali alla scuola, collaborare con gli insegnanti e motivare lo studente a sviluppare autonomia, contribuendo così a una gestione più efficace della condizione all’interno del contesto scolastico.


Per quale motivo è urgente migliorare la formazione del personale scolastico sulle crisi epilettiche? +

Perché un intervento tempestivo e competente può fare la differenza tra un episodio gestito correttamente e uno che può avere conseguenze gravi, garantendo sicurezza e dignità allo studente epilettico.

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