Contesto e risultati dell'indagine TALIS 2024 dell'OCSE
L'indagine TALIS (Teaching and Learning International Survey) 2024 dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) offre un quadro comprensivo delle percezioni degli insegnanti e dei dirigenti scolastici riguardo alla loro formazione professionale. Attraverso questionari autocompilati, emergono dati soggettivi influenzati da variabili culturali e organizzative, che evidenziano differenze e tendenze significative nel panorama educativo italiano.
Valutazione della formazione iniziale degli insegnanti italiani
Tra gli educatori che hanno completato il percorso preliminare negli ultimi cinque anni:
- Il 70% valuta positivamente la qualità complessiva della propria formazione, sebbene la media OCSE si attesti al 75%.
Le aree in cui gli insegnanti sentono di essere maggiormente preparati sono:
- Contenuti disciplinari: 91%
- Utilizzo degli strumenti digitali nella didattica: 52%
- Pedagogia generale: 51%
Vengono percepite meno solide le competenze in:
- Gestione della diversità linguistica e culturale: 40%
- Sostegno allo sviluppo socio-emotivo degli studenti: 44%
Inserimento professionale, mentoring e supporto continuo
Tra gli insegnanti di recente assunzione:
- Il 62% ha partecipato ad attività di inserimento professionale, con un aumento di 42 punti percentuali rispetto al 2018.
- Solo il 16% di quelli con meno di cinque anni di esperienza ha un mentore dedicato (media OCSE: 26%), anche se il 75% lavora in scuole con programmi di tutoraggio, in crescita di 11 punti rispetto a sei anni fa.
Percezione dell'impatto della formazione continua
L'83% degli insegnanti italiani giudica positivamente le attività formative recenti, un dato superiore al 55% della media OCSE. Le priorità di aggiornamento riguardano:
- Supporto allo sviluppo socio-emotivo: 21%
- Gestione della classe e comportamenti: 20%
- Insegnamento in contesti multiculturali o multilingue: 17%
Per i docenti alle prime armi, le aree di maggiore interesse sono:
- Gestione della classe: 27%
- Supporto socio-emotivo: 24%
- Didattica per bisogni educativi speciali: 21%
Ostacoli principali alla partecipazione alla formazione professionale
Nonostante l'importanza riconosciuta della formazione continua, diversi fattori ne limitano l'accesso e la partecipazione:
- Incentivi insufficienti: il 63% degli insegnanti cita questa come barriera principale.
- Carico di lavoro e altri impegni: rappresentano un ostacolo per il 61% degli educatori.
- Sovrapposizione con l’orario di insegnamento: colpisce il 53% di loro.
Le criticità sono ancora più evidenti tra gli insegnanti più giovani o con meno esperienza:
- Incentivi mancanti: 67%
- Carico di lavoro: 63%
- Conflitti con l’orario lavorativo: 62%
In conclusione, sebbene la qualità percepita della formazione dei docenti in Italia sia elevata, le principali barriere sono legate alla mancanza di incentivi e all'eccessivo carico di lavoro. Potenziando le strategie di supporto e incentivazione, sarà possibile rafforzare ulteriormente la professionalizzazione e l’efficacia degli insegnanti nel loro percorso di crescita professionale.
Domande frequenti sulla formazione dei docenti durante la carriera: incentivi e carico di lavoro
L'83% degli insegnanti italiani valuta positivamente le attività di formazione continua recenti, dimostrando un forte apprezzamento, sebbene le barriere come la mancanza di incentivi e il carico di lavoro limitino ulteriormente la partecipazione. Questa percezione supera la media OCSE, attestandosi al 55%, evidenziando un miglioramento della soddisfazione rispetto al passato.
Secondo l'indagine, il 63% degli insegnanti cita gli incentivi insufficienti come il principale ostacolo alla partecipazione a corsi di formazione. La mancanza di riconoscimenti economici o di incentivi strutturali riduce la motivazione degli educatori a investire nel proprio aggiornamento professionale, limitando quindi la crescita continua.
Il 61% degli insegnanti riconosce che il carico di lavoro e gli impegni quotidiani rappresentano un ostacolo significativo alla partecipazione a corsi di formazione. Questo sovraccarico, insieme all'eccessiva pressione lavorativa, limita il tempo e le energie disponibili per l'aggiornamento professionale, influenzando negativamente la qualità della formazione continua.
Gli insegnanti mostrano maggiore interesse nell'approfondire il supporto allo sviluppo socio-emotivo (21%), la gestione della classe (20%) e l'insegnamento in contesti multiculturali o multilingue (17%). Tuttavia, queste aree spesso richiedono ulteriori risorse e incentivazioni per favorirne un reale miglioramento.
Tra i docenti con meno di cinque anni di esperienza, il 62% ha partecipato ad attività di inserimento professionale, con un incremento significativo rispetto al passato. Tuttavia, solo il 16% dispone di un mentore dedicato, anche se il 75% lavora in scuole con programmi di tutoraggio, indicando spazi di miglioramento nel supporto ai nuovi insegnanti.
L'83% degli insegnanti italiani valuta positivamente le attività di formazione recenti, attribuendo loro un ruolo importante nello sviluppo delle competenze professionali. Questo dato si traduce in una crescente attenzione alla formazione, anche se le barriere come incentivi insufficienti e il sovraccarico di lavoro ne limitano l'efficacia complessiva.
Le motivazioni principali includono la volontà di migliorare le proprie competenze pedagogiche, aggiornarsi sulle nuove metodologie didattiche e rispondere alle esigenze di un contesto scolastico sempre più diversificato. Tuttavia, senza adeguati incentivi, questa spinta può risultare meno efficace.
Per favorire una maggiore partecipazione, le scuole possono introdurre incentivi riconosciuti formalmente, ridurre il carico di lavoro durante i periodi di formazione e creare un ambiente di supporto che valorizzi la crescita professionale. Tali strategie risultano fondamentali per superare le barriere attuali.
Se si riusciranno ad affrontare le criticità legate agli incentivi e al carico di lavoro, si potrà sperare in un incremento della partecipazione e della qualità della formazione professionale. Potenziare le strategie di supporto e incentivazione sarà cruciale per un sistema scolastico più efficace e motivato.