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Come il COVID ha trasformato il mio modo di valutare gli studenti: via le interrogazioni!

Studente alza la mano in classe: nuove metodologie didattiche post COVID per una valutazione più inclusiva e partecipativa.

Riflessioni sull'evoluzione delle pratiche didattiche in tempi di pandemia

La pandemia di COVID-19 ha rappresentato una svolta decisiva nel mondo dell'istruzione, portando insegnanti e studenti a ripensare le modalità di insegnamento e valutazione. Il covid mi ha insegnato a non interrogare più! Questa frase, spesso usata in modo provocatorio, racchiude un approccio più partecipativo, continuo e collaborativo nell'ambito didattico, che si è dimostrato più efficace nel favorire l'apprendimento duraturo.

La didattica prima del COVID

Prima della crisi sanitaria, i metodi di insegnamento si basavano principalmente su lezioni frontali, integrate da materiali audiovisivi e altre risorse didattiche. La valutazione degli studenti si concentrava quasi esclusivamente su verifiche orali e scritte individuali, con interrogazioni come momento principale di controllo delle competenze acquisite.

Limitazioni delle verifiche tradizionali

Le interrogazioni, seppur utili, avevano alcune criticità: erano spesso momenti di valutazione singola e poco rappresentativa, che non permette di monitorare tutto il percorso di apprendimento di ciascuno. Inoltre, in presenza, l'ansia da interrogazione poteva influenzare negativamente le performance degli studenti, specie quando si trattava di verifiche estemporanee.

Come il lockdown ha rivoluzionato le modalità di valutazione

Con l'implementazione della didattica a distanza durante il lockdown, ho compreso l'inadeguatezza delle verifiche orali tradizionali. La connessione remota evidenziava come gli studenti, non interrogati frequentemente, tendessero a perdere interesse, distrarsi o assumere atteggiamenti passivi. Questo mi ha spinto a ripensare le strategie di valutazione, spostando l'attenzione verso attività collaborative e partecipative, che potessero coinvolgere maggiormente i giovani durante le lezioni.

Dal singolo interrogatorio alle valutazioni continue e collettive

Adottando un approccio più partecipativo, ho optato per molteplici occasioni di verifica durante il percorso didattico. Gli studenti sono più coinvolti in attività pratiche e lavori di gruppo, mentre io posso monitorare in modo più costante le loro competenze e progressi. La valutazione, di conseguenza, diventa più inclusiva e rappresentativa del loro reale livello di apprendimento.

Applicazione anche in presenza: un cambio di paradigma

Anche quando si torna alla presenza, mantengo questa filosofia: lezioni laboratoriali, attività pratiche e meno testio di verifiche formali. Questo metodo favorisce un apprendimento più attivo e significativo, riducendo le tradizionali verifiche scritte o orali, spesso soggette a fattori di ansia o superficialità momentanea.

Il nuovo sistema di valutazione

Invece di affidarsi esclusivamente a interrogazioni singole, ho introdotto una valutazione continua, che registra il coinvolgimento, l'impegno e il comportamento degli studenti. Su piattaforme come Classroom, inserisco annotazioni che riassumono tutti gli aspetti relativi alla loro partecipazione e alle consegne, garantendo un quadro più completo delle competenze acquisite.

I benefici di questa metodologia innovativa

Questo approccio permette di ottenere almeno quattro o cinque occasioni di verifica per quadrimestre, rispetto alle due tradizionali interrogazioni orali. Tale metodo favorisce un percorso formativo più completo, meno stressante per gli studenti, e più rappresentativo della loro reale capacità di apprendere e applicare le conoscenze.

In conclusione, l'esperienza con il COVID e le nuove metodologie didattiche mi hanno insegnato che un approccio partecipativo, continuo e multidimensionale migliora significativamente l'apprendimento degli studenti, premiando l'impegno e la crescita personale rispetto alle verifiche episodiche.

Autore: Dario Nicchitta

1. In che modo il COVID ha cambiato il mio approccio alle verifiche scolastiche? +

Il COVID ha portato a ripensare le modalità di valutazione, spostando l'attenzione da interrogazioni singole e episodiche a un percorso di verifiche continue e collaborative. Questa trasformazione ha favorito un coinvolgimento più attivo degli studenti e ha migliorato la qualità dell'apprendimento, eliminando l'ansia delle interrogazioni tradizionali.


2. Perché le verifiche tradizionali sono diventate meno efficaci durante la pandemia? +

Le verifiche tradizionali, come interrogazioni orali e scritte, tendono a essere momenti di valutazione isolati e soggetti a stress. Durante la pandemia, l'assenza di feedback continuo ha evidenziato le loro limitazioni, facendo emergere la necessità di adottare metodi più partecipativi e meno episodici.


3. Come ha influito il lockdown sulla valutazione degli studenti? +

Il lockdown ha messo in evidenza i limiti delle verifiche tradizionali, spingendomi a investire in attività collaborative e pratiche. La condivisione digitale e le verifiche frequenti hanno permesso di monitorare più efficacemente il progresso degli studenti, riducendo il rischio di passività e disinteresse.


4. Perché preferisco un approccio partecipativo alla valutazione? +

Il metodo partecipativo favorisce l'apprendimento attivo, coinvolge gli studenti in attività pratiche e di gruppo, e permette di valutare le competenze in modo più completo e rappresentativo. Questo approccio riduce l'ansia e stimola una crescita personale più significativa.


5. Come viene effettuata la valutazione continua nel mio metodo? +

Utilizzo piattaforme come Classroom per raccogliere e annotare costantemente i progressi degli studenti, considerando partecipazione, impegno e qualità del lavoro. Questo permette di avere un quadro più completo e aggiornato delle competenze acquisite nel tempo.


6. Quali sono i vantaggi di questa metodologia rispetto alle verifiche tradizionali? +

Questo metodo permette di ridurre lo stress degli studenti, offre più occasioni di verificare le competenze e favorisce un apprendimento più approfondito e duraturo. Inoltre, rende l'intera valutazione più equa e rappresentativa delle reali capacità degli studenti.


7. Come posso applicare questa filosofia anche in presenza? +

Implementando attività laboratoriali, lavori di gruppo e verifiche più dinamiche, si può mantenere un approccio partecipativo anche in aula, riducendo le verifiche formali e stimolando l'apprendimento attivo dei studenti.


8. Che ruolo giocano le piattaforme digitali in questa nuova valutazione? +

Le piattaforme digitali permettono di raccogliere, monitorare e analizzare continuamente i progressi degli studenti, facilitando una valutazione più flessibile, dettagliata e meno invasiva rispetto alle verifiche tradizionali.


9. In che modo questa esperienza può influenzare il mio insegnamento futuro? +

L'esperienza con il COVID mi ha insegnato l'importanza di un approccio più flessibile, partecipativo e continuo, che valorizza l'impegno degli studenti e favorisce un apprendimento più efficace, preparandomi ad affrontare sfide didattiche più dinamiche e innovative.


10. Qual è il messaggio principale che voglio trasmettere riguardo alle nuove modalità di valutazione? +

Il COVID mi ha insegnato che adottare un approccio valutativo partecipativo, continuo e multidimensionale permette di valorizzare l'impegno e le competenze degli studenti, rendendo l'apprendimento più efficace e meno stressante rispetto alle verifiche episodiche e tradizionali.

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