Introduzione all'Interpello e alle sue funzioni principali
L'interpello rappresenta una procedura prevista dalla normativa scolastica italiana che permette ai dirigenti scolastici di reclutare docenti supplenti in modo strutturato e trasparente. In particolare, questa procedura viene attivata quando, consultate le graduatorie d’istituto e quelle delle scuole viciniori, non si trovano candidati disponibili o pronti a prendere servizio.
La procedura di interpello si configura come un passaggio fondamentale per garantire continuità didattica e rispetto delle norme previste per l’affidamento di incarichi di supplenza.
Normativa di riferimento e contesto istituzionale
Il processo è stato formalizzato con una nota ministeriale del 9 luglio 2025, in conformità con l’articolo 13, comma 23, dell’Organizzazione Ministeriale (O.M.) n. 88 del 2024. Questi atti normativi stabiliscono chiaramente i criteri e le modalità del conferimento delle supplenze tramite interpello.
Le fasi principali della procedura di interpello
- Verifica dell’assenza di candidati disponibili nelle graduatorie d’istituto e nei plessi vicini.
- Pubblicazione di interpelli specifici rivolti ai docenti in possesso di determinati titoli di studio o specializzazioni.
- Raccolta delle candidature e pubblicazione degli esiti secondo le norme sulla privacy.
Chi può partecipare al procedimento di interpello
Possono candidarsi i docenti iscritti nelle:
- Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) di prima e seconda fascia.
- Elenco aggiuntivo per le supplenze temporanee.
Le partecipazioni sono consentite sia nella provincia di iscrizione sia in altre aree, a patto di non aver già usufruito di incarichi annuali.
Limitazioni e esclusioni dalla partecipazione
Gli interpelli non sono aperti a:
- Docenti già assegnatari di incarichi a tempo determinato nel corrente anno scolastico.
- Coloro che hanno formalizzato richieste di assegnazioni specifiche o riconferme sullo stesso posto di sostegno con richiesta della famiglia.
Inoltre, i partecipanti devono rispettare le sanzioni previste in caso di rinunce o abbandono volontario del servizio.
Dettagli sulla pubblicazione e sui contenuti degli interpelli
Le scuole pubblicano gli avvisi di interpello all’albo e li comunicano agli Uffici Scolastici Territoriali (UST), che li rendono accessibili online. Ogni avviso deve indicare:
- Data di inizio della supplenza, durata, orario e sede di servizio.
- Requisiti di abilitazione, specializzazione e titoli di studio riconosciuti.
- Modalità e tempistiche di presa di servizio, prevista entro 24 ore dall’accettazione.
- Sanzioni in caso di rinuncia o abbandono della supplenza.
Speciali considerazioni per le scuole dell’infanzia e primaria
In casi eccezionali, quando l’assenza del docente titolare dura fino a dieci giorni, i dirigenti possono attivare l’interpello senza indicare dettagli specifici come data, durata o sede. Tuttavia, gli esiti devono essere pubblicati conformemente alle norme sulla protezione dei dati personali.
Risultati e pubblicazione degli esiti dell’interpello
Gli esiti delle chiamate di supplenza vengono pubblicati sull’albo dell’istituto, nel rispetto della normativa vigente sulla privacy e la trasparenza delle procedure.
Requisiti di partecipazione e limiti per i docenti
La partecipazione agli interpelli è riservata ai docenti iscritti nelle GPS di prima e seconda fascia o negli elenchi aggiuntivi, purché non abbiano già ottenuto un incarico annuale. La possibilità di partecipare si estende sia alla provincia di iscrizione sia a province diverse, favorendo così una mobilità più ampia.
Restrizioni e esclusioni specifiche
Non possono partecipare gli insegnanti che:
- Hanno già un incarico a tempo determinato annuale o integrativo.
- Hanno richiesto assegnazioni specifiche o sono impegnati in incarichi di riconferma su posti di sostegno specifici.
Le sanzioni per chi partecipa e si ritira o abbandona la supplenza senza motivo sono severe e prevedono l’esclusione dagli elenchi delle graduatorie per tutta la durata di validità.
Sanzioni e implicazioni in caso di rinunce o abbandoni
Le norme prevedono che chi rinuncia a una proposta di supplenza o abbandona il servizio, una volta iniziato, si espone a sanzioni quali:
- Perdita del diritto a partecipare alle supplenze per l’intero anno scolastico dalla graduatoria d’istituto.
- Esclusione dalle GPS per tutte le classi di concorso e tipi di posto, validità compresa.
Le uniche eccezioni si verificano quando il docente abbandona una supplenza breve senza aver ancora esercitato altre richieste di rinnovo o riconferma e mantenendo l’incarico accordato.
Per aggiornamenti e info ufficiali, si consiglia di consultare i canali istituzionali delle scuole e degli Uffici Scolastici Territoriali.
Domande frequenti sull'Interpello: Procedura prevista per il conferimento delle supplenze da parte dei dirigenti scolastici
L'Interpello è una procedura normativa che consente ai dirigenti scolastici di attribuire supplenze, verificando l'assenza di candidati disponibili nelle graduatorie. In questa fase, i dirigenti agiscono come soggetti attuatori, pubblicando avvisi, raccogliendo candidature e assegnando incarichi in modo trasparente e strutturato.
La procedura si compone di verifiche dell'assenza di candidati nelle graduatorie, pubblicazioni di avvisi specifici e raccolta delle candidature. Successivamente, i dirigenti pubblicano gli esiti in conformità con le norme sulla privacy, garantendo così trasparenza e correttezza nel conferimento delle supplenze.
Possono candidarsi gli insegnanti iscritti nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) di prima e seconda fascia, così come negli elenchi aggiuntivi per supplenze temporanee. La partecipazione è aperta sia nella provincia di iscrizione sia in altre aree, purché non si siano già ottenuti incarichi annuali.
Gli interpelli escludono i docenti già assegnatari di incarichi a tempo determinato in corso d'anno scolastico, così come coloro che hanno richieste di assegnazioni specifiche sullo stesso posto o riconferme di incarichi di sostegno. Inoltre, chi ha rinunciato o abbandonato volontariamente il servizio può essere escluso dalle procedure successive.
Gli esiti delle chiamate di supplenza sono pubblicati sugli albi delle scuole e comunicati agli Uffici Scolastici Territoriali, i quali li rendono disponibili online. Questa trasparenza garantisce che i docenti siano informati tempestivamente sulle assegnazioni effettuate.
I docenti devono essere iscritti nelle GPS di prima e seconda fascia o negli elenchi aggiuntivi, senza aver già ottenuto un incarico annuale. È inoltre necessario rispettare i requisiti di abilitazione, titoli di studio e specializzazioni riconosciuti dal sistema scolastico italiano.
Le norme prevedono sanzioni severe che includono la perdita del diritto a partecipare alle supplenze per l’intero anno scolastico e l’esclusione dalle GPS. Tali regole sono applicate in caso di rinunce volontarie o abbandono del servizio senza giustificazioni valide, e mirano a garantire l’efficienza del sistema.
Le docenti che rinunciano o abbandonano volontariamente una supplenza rischiano di perdere il diritto a future assegnazioni e di essere esclusi dalle graduatorie per tutta la durata di validità, creando conseguenze anche sulla loro carriera nel sistema scolastico.
Per rimanere aggiornati sulle procedure di interpello e sulle eventuali novità normative, è consigliabile consultare regolarmente i siti ufficiali delle scuole, gli Uffici Scolastici Territoriali e i canali istituzionali del Ministero dell'Istruzione.