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ITS in Lombardia: elevato tasso di occupazione ma incertezza tra i diplomati

Diplomato ITS con libro aperto che recita 'non abbastanza esperienza', riflettendo l'incertezza nonostante l'alto tasso di occupazione in Lombardia

Chi: diplomati degli Istituti Tecnici Superiori in Lombardia; Cosa: alta percentuale di inserimento nel mercato del lavoro, ma scarsa chiarezza sulle future scelte professionali; Quando: dati riferiti al periodo post-diploma, presentati durante OrientaTalenti; Dove: Lombardia, presso il Milano Innovation District (Mind); Perché: rafforzare l’efficacia dei percorsi formativi e migliorare l’orientamento dei giovani.

Performance degli ITS in Lombardia

Nonostante questi risultati positivi, è importante sottolineare che un dato preoccupante riguarda i giovani che, al termine del percorso scolastico, non hanno ancora una chiara idea delle proprie prospettive future. Infatti, circa un giovane su tre in Lombardia non sa ancora cosa fare dopo aver conseguito il diploma, evidenziando una fase di incertezza che richiede interventi mirati di orientamento e supporto. Questa situazione può essere attribuita a diversi fattori, tra cui la rapidità di cambiamento del mercato del lavoro, la necessità di un’educazione più personalizzata, e a volte anche a una certa carenza di informazioni sulle opportunità professionali offerte dagli ITS e altri percorsi di formazione specializzata. Per migliorare questa situazione, è fondamentale rafforzare i servizi di orientamento nelle scuole e nelle aziende, promuovendo una maggiore consapevolezza tra i giovani delle competenze richieste dall’economia moderna. Inoltre, un dialogo rafforzato tra istituzioni educative, imprese e enti di formazione può aiutare i giovani a acquisire una visione più chiara delle proprie possibilità future, facilitando così il loro inserimento nel mondo del lavoro e riducendo il dato di incertezza che attualmente persiste.

Fattori alla base del successo

Uno dei principali fattori alla base del successo del sistema ITS (Istituti Tecnici Superiori) in Lombardia è sicuramente l’alta integrazione tra formazione e domanda del mercato del lavoro. Questa sinergia permette agli studenti di acquisire competenze altamente specializzate, direttamente applicabili nel contesto lavorativo, aumentando così le loro possibilità di inserimento professionale. Infatti, il 93% degli studenti che completano un percorso ITS in Lombardia trova lavoro entro sei mesi dall’esame di diploma, un dato che testimonia l’efficacia di questa modalità formativa. Nonostante questi risultati positivi, si rileva un problema importante: un giovane su tre non ha ancora chiaro quale percorso intraprendere dopo il diploma, evidenziando una criticità nel processo di orientamento e di scelta professionale. La presenza di un sistema educativamente adattabile e orientato alle esigenze delle imprese permette di rispondere ai bisogni del mercato del lavoro, riducendo il mismatch tra domanda e offerta di competenze. Inoltre, la forte collaborazione tra enti formativi, istituzioni e imprese consente di aggiornare costantemente i programmi di studio, garantendo che le competenze acquisite siano in linea con le evoluzioni tecnologiche e industriali del territorio. Questo ambiente dinamico stimola la motivazione degli studenti e favorisce un percorso di studi che li prepara concretamente al mondo del lavoro, contribuendo così al rafforzamento della competitività regionale.

Le implicazioni di tali dati

Il successo del modello lombardo può essere interpretato come esempio positivo di come una formazione territoriale efficiente possa migliorare significativamente le prospettive occupazionali dei giovani, dimostrando l’importanza di politiche mirate di partnership tra istituzioni e imprese.

Incertezza tra i diplomati: un giovane su tre senza direzione

Nonostante gli ottimi risultati occupazionali, il rapporto evidenzia come più di un terzo dei diplomati in Lombardia e nel Nord-Est—precisamente il 30,2%—si trovi in una fase di incertezza riguardo al proprio futuro professionale. Questa percentuale indica che, pur avendo conseguito un diploma qualificante, molti giovani non hanno ancora definito una precisa strada da seguire.

Cause dell’incertezza

Secondo Matteo Colombo, presidente della Fondazione Adapt, questa situazione nasce da un disallineamento tra le aspettative, le competenze possedute e le reali opportunità di mercato. L’orientamento scolastico e professionale diventa quindi una leva cruciale per aiutare gli studenti a fare scelte più consapevoli e mirate, riducendo così il "gap" tra formazione e lavoro.

Ruolo dell’orientamento

Mettere in atto strategie di orientamento efficaci e personalizzate è fondamentale per guidare i giovani nelle loro scelte future. Spesso, un corretto accompagnamento può ridurre la percezione di incertezza e favorire una transizione più fluida nel mondo del lavoro.

Potenziare le attività di orientamento

In questa ottica, è importante promuovere e potenziare le attività di orientamento offerte dagli ITS (Istituti Tecnici Superiori), che rappresentano un settore chiave per l’inserimento nel mondo del lavoro. I dati evidenziano che il 93% degli studenti in Lombardia trova impiego entro sei mesi dal diploma, sottolineando l’efficacia di queste strutture nell’agevolare l’ingresso professionale. Tuttavia, un giovane su tre non ha ancora chiaro quale percorso intraprendere dopo il diploma, rendendo urgente un rafforzamento di servizi di orientamento precoce e tematico. Investire in programmi di accompagnamento personalizzati, eventi di incontro con aziende e sessioni di consulenza career coaching può aiutare gli studenti a scoprire le proprie inclinazioni e le opportunità del mercato del lavoro. Inoltre, sviluppare collaborazioni tra istituzioni scolastiche, ITS e aziende favorisce esperienze pratiche e tirocini che migliorano la percezione delle reali prospettive occupazionali, contribuendo a una transizione più efficace e consapevole nel mondo del lavoro.

Favorire scelte informate post-diploma

Un adeguato orientamento aiuta gli studenti a scoprire le proprie inclinazioni e le competenze più adatte alle esigenze del mercato, facilitando decisioni più consapevoli sul futuro professionale.

Collaborazioni tra formazione e impresa per un futuro competitivo

Durante la presentazione di OrientaTalenti, rappresentanti istituzionali, tra cui i ministri Zangrillo e Bernini, hanno sottolineato l’importanza di sviluppare modelli di collaborazione tra enti pubblici, università, imprese e territori. La finalità è creare filiere formative aggiornate e competitive, capaci di trasferire competenze di alto livello ai giovani.

Obiettivi delle collaborazioni

Il focus principale è quello di facilitare l’ingresso dei giovani nei settori più innovativi e specializzati, favorendo l’allineamento tra formazione e domanda di lavoro attraverso pratiche di formazione continua e innovazione didattica.

Risultati attesi

Questi sforzi collettivi mirano a rendere più solido il passaggio dalla scuola al lavoro, riducendo il tasso di incertezza e aumentando le opportunità occupazionali per i diplomati ITS e i giovani in generale.

FAQs
ITS in Lombardia: elevato tasso di occupazione ma incertezza tra i diplomati

Qual è la percentuale di studenti ITS in Lombardia che trova lavoro entro sei mesi dal diploma? +

Il 93% degli studenti degli ITS in Lombardia trova impiego entro sei mesi dal diploma, a conferma dell’efficacia dei percorsi formativi.

Perché oltre un giovane su tre in Lombardia non ha ancora deciso cosa fare dopo il diploma? +

Per cause come il disallineamento tra aspettative e reali opportunità di mercato, carenze di orientamento e informazioni insufficienti sugli ITS e altri percorsi professionali.

In che modo l’orientamento può aiutare i giovani a ridurre l’incertezza post-diploma? +

L’orientamento mirato e personalizzato facilita la scoperta delle inclinazioni e delle competenze, aiutando i giovani a fare scelte più consapevoli e a connettersi meglio alle opportunità di mercato.

Quali strategie di orientamento sono più efficaci dopo il diploma? +

Programmi di accompagnamento personalizzati, incontri con aziende e sessioni di career coaching aumentano la consapevolezza delle proprie capacità e delle opportunità di lavoro.

Come possono le collaborazioni tra istituzioni, imprese e formazione migliorare le prospettive dei giovani? +

Queste collaborazioni creano filiere formative aggiornate e offrono esperienze pratiche come tirocini, favorendo un inserimento più efficace nel mondo del lavoro.

Qual è l’obiettivo principale degli ITS in Lombardia? +

L’obiettivo è migliorare l’inserimento lavorativo dei giovani, attraverso una formazione altamente specializzata e in linea con le esigenze del mercato locale e nazionale.

Che ruolo ha l’orientamento nel contrastare l’incertezza tra i diplomati? +

L’orientamento efficace aiuta a colmare il gap tra aspettative e opportunità, guidando i giovani verso percorsi più sicuri e soddisfacenti.

Quali sono le principali aree di formazione degli ITS in Lombardia? +

Le aree principali includono tecnologia, design, informatica, meccanica, e ambiti innovativi come la green economy e le industrie 4.0.

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