Contesto e obiettivi principali della manovra
Il 17 ottobre 2024, il Governo italiano ha dato l’approvazione definitiva alla Legge di Bilancio 2025 durante un Consiglio dei Ministri. Questa importante manovra, trasmessa successivamente alla Commissione Europea, mira a introdurre misure strategiche a favore di lavoratori, pensionati e famiglie italiane. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha evidenziato come gli obiettivi maggiori siano rivolti a famiglia, salari e sanità, sottolineando l’approccio equilibrato e responsabile della manovra.
Principali misure introdotte
Riduzione dell’IRPEF sui redditi medi
- Confirmata la diminuzione dell’aliquota IRPEF dal 35% al 33% per redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro annui.
- Risorse allocate: circa 2,7 miliardi di euro all’anno, per un totale di 8 miliardi in tre anni.
- Benefici fiscali: un risparmio massimo di 440 euro annui (circa 36 euro al mese) per chi ha un reddito di circa 30.000 euro lordi.
Tassazione agevolata sugli aumenti salariali
- Il governo prevede un’aliquota del 10% su tutti gli aumenti salariali derivanti dai rinnovi dei contratti collettivi nazionali del settore privato.
- Posizioni sindacali:
- La Cgil e la Uil hanno espresso approvazione per le misure fiscali sui rinnovi contrattuali.
- La Cisl, invece, ha manifestato una posizione più critica, sostenendo la necessità di incentivare la produttività attraverso la defiscalizzazione degli accordi di secondo livello.
Riforma delle pensioni e aumento dell’età pensionabile
Aumento graduale dell’età a partire dal 2027
Dal 2027, l’età pensionabile passerà da 67 anni e 3 mesi a 67 anni e un mese, con un incremento di un mese ogni anno fino al 2029.
Esenzioni per lavori gravosi
Le persone impegnate in attività usuranti saranno esentate dall’aumento dell’età pensionabile, garantendo così una tutela speciale per chi svolge lavori più faticosi.
Impatto finanziario
Le spese pubbliche connesse alla riforma sono stimabili in 460 milioni di euro nel 2026, con un incremento che supererà gli 1,8 miliardi di euro nel 2027 e circa 1,15 miliardi di euro nel 2028.
Potenziamento di bonus e congedi parentali
- Conferma e incremento del bonus mamma e dei congedi parentali, con un incremento di 40 euro mensili previsto per il 2025.
- Potenziale aumento del bonus da 40 a 60 euro mensili, considerando le proposte del Governo.
- Destinatari:
- Donne con reddito da lavoro fino a 40.000 euro annui.
- Lavoratrici con più figli (due o più), con contratti a termine o a tempo indeterminato, autonome o professioniste, fino al decimo o diciottesimo anno di età dei figli.
Considerazioni finali e prospettive
Le nuove misure della Legge di Bilancio 2025 puntano a stimolare crescita economica, migliorare la qualità della vita dei cittadini e favorire l’occupazione. Particolare attenzione è rivolta alle fasce più vulnerabili e alle famiglie con figli. Il testo della manovra sarà oggetto di approfondimenti e aggiornamenti nelle prossime settimane, per garantirne la piena attuazione.
FAQ sulla Legge di Bilancio 2025: misure, novità e prospettive
La Legge di Bilancio 2025 introduce molteplici misure strategiche, tra cui la riduzione dell’IRPEF sui redditi medi, un'aliquota agevolata del 10% sui rinnovi contrattuali, nuove norme sulla pensione e aumenti dei bonus parentali. Queste iniziative sono volte a stimolare crescita, sostenere le famiglie e migliorare la qualità della vita dei cittadini italiani.
L’aliquota IRPEF sarà ridotta dal 35% al 33% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro annui, portando benefici fiscali rilevanti e un risparmio massimo di circa 440 euro all’anno per i contribuenti con redditi di circa 30.000 euro.
La legge prevede un’aliquota del 10% sui salari derivanti da rinnovi contrattuali del settore privato, incentivando così la crescita dei redditi. La Commissione europea e i sindacati hanno espresso opinioni diverse, con alcune organizzazioni che chiedono incentivi più mirati alla produttività.
La pensione subirà un aumento graduale a partire dal 2027, passando da 67 anni e 3 mesi a 67 anni e un mese, con un incremento di un mese ogni anno fino al 2029. Sono previste esenzioni per lavoratori in attività gravose, garantendo tutela speciale a chi svolge lavori usuranti.
Le spese pubbliche connesse alla riforma sono stimate in circa 460 milioni di euro nel 2026, con un aumento che supererà gli 1,8 miliardi nel 2027 e circa 1,15 miliardi nel 2028, garantendo una sostenibilità finanziaria nel medio termine.
Viene confermato e incrementato il bonus mamma, con un aumento di 40 euro mensili previsto per il 2025. Inoltre, si prospetta un aumento del bonus da 40 a 60 euro mensili, con destinatari che includono donne con redditi fino a 40.000 euro e famiglie con più figli, anche con contratti a termine.
La manovra mira a stimolare la crescita economica, migliorare la qualità della vita e favorire l’occupazione, con attenzione speciale alle fasce più vulnerabili e alle famiglie con figli, sostenendo così un rilancio sostenibile del paese.
I rinnovi contrattuali saranno incentivati con un’aliquota fiscale ridotta del 10%, favorendo la stipula di accordi che possano migliorare le condizioni salariali e di lavoro dei dipendenti, con un focus particolare sul settore privato.
Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, la legge è stata trasmessa alla Commissione Europea, che valuterà la compatibilità con le norme comunitarie e fornirà eventuali raccomandazioni, garantendo così il rispetto degli impegni europei.
Le misure entreranno in vigore a partire dalla prima metà del 2025, con molte novità che saranno operative già dai primi mesi dell’anno, garantendo un immediato beneficio ai cittadini e alle imprese.
Le prossime settimane vedranno approfondimenti sul testo, definizioni di decreti attuativi e la concertazione con le parti sociali per garantire una piena e efficace implementazione delle nuove norme.