Intro: cosa aspettarsi dall'esame di Stato nel 2026
Per la Maturità del 2026, sono previste modifiche sostanziali che coinvolgono la selezione delle discipline, la composizione della commissione, le modalità di svolgimento del colloquio e i criteri di valutazione. Queste innovazioni, definite dal Decreto del Ministro dell'Istruzione e del Merito n. 127/2025, mirano a rendere l'esame più aderente alle competenze trasversali e alle esigenze degli studenti.
Obiettivi e finalità dell'esame di Maturità nel 2026
L’esame di Stato intende valutare:
- Le conoscenze, le abilità e le competenze specifiche di ogni indirizzo.
- La maturità personale, cioè autonomia, responsabilità e capacità critica.
- Il supporto alle future scelte di studio e professionali, attraverso una valutazione integrata delle competenze trasversali.
Il punteggio totale sarà di 100 punti, suddivisi tra credito scolastico e prove d'esame, con possibilità di integrazione fino a 3 punti in presenza di un punteggio complessivo di almeno 90 punti.
La composizione della commissione d’esame
Le commissioni saranno formate da:
- Un presidente esterno all’istituzione scolastica.
- Due membri esterni.
- Due membri interni, scelti tra i docenti delle discipline dichiarate dal Ministero come caratterizzanti il percorso di studio.
Questa struttura mira a garantire imparzialità e competenza, favorendo una valutazione più equilibrata e professionale.
Le discipline e le modalità di selezione
Entro il 31 gennaio di ogni anno, il Ministero definirà le quattro discipline che saranno oggetto del colloquio e delle prove scritte:
- La seconda prova scritta, tipica del percorso di studi.
- Potenzialmente, una terza prova scritta, specifica per alcuni indirizzi.
- Le discipline che verranno affrontate nel colloquio orale.
Per il colloquio, le discipline scelte saranno quelle riguardanti i quattro ambiti selezionati, senza più bisogno di un documento preliminare inviato dalla commissione.
Dettagli sulla preparazione e le modalità del colloquio orale
Il colloquio orale del 2026 si svolgerà esclusivamente sulle quattro discipline individuate entro il 31 gennaio. Le novità principali includono:
- Assenza di un documento preliminare da parte della commissione.
- Valutazione delle capacità di collegare le conoscenze interdisciplinari e di analisi critica.
- Verifica della maturità personale, dell’impegno e delle competenze trasversali, come l’educazione civica e le competenze acquisite nel percorso scolastico e extracurriculari.
Inoltre, si concentrerà sulla capacità di utilizzare le conoscenze in modo integrato e critico, evidenziando la maturità del candidato anche sotto il profilo metodologico e di responsabilità.
Le principali novità del 2026 riguardano la scelta di quattro discipline entro il 31 gennaio, l'eliminazione del documento preliminare per il colloquio e la composizione della commissione con due membri esterni e due interni. Inoltre, il focus sarà su collegamenti interdisciplinari e competenze trasversali, aumentando l'importanza di una valutazione più competente e meno formale.
Selezionando le quattro discipline entro la fine di gennaio, gli studenti avranno più tempo per approfondire e prepararsi in modo mirato, favorendo una comprensione più approfondita e collegata tra le materie. Questo metodo permette inoltre di personalizzare il percorso di preparazione in base alle discipline scelte.
Le commissioni saranno formate da quattro membri: un presidente esterno all'istituzione scolastica, due membri esterni, e due membri interni scelti tra i docenti delle discipline caratterizzanti il percorso di studio. Questa struttura mira a garantire imparzialità, competenza e un giudizio equilibrato, favorendo una valutazione più professionale e obiettiva.
Entro il 31 gennaio, il Ministero definirà le quattro discipline che saranno oggetto del colloquio e delle prove scritte, che potranno includere una seconda prova, una eventuale terza prova specifica e le discipline affrontate nel colloquio orale. Questa pianificazione mira a rendere più trasparente e strutturato il percorso di preparazione degli studenti.
Il colloquio orale si concentrerà esclusivamente sulle quattro discipline scelte, senza la necessità di un documento preliminare. Le capacità di collegamento interdisciplinare, analisi critica e maturità personale saranno fondamentali, favorendo un'evaluation più articolata delle competenze e dell'impegno degli studenti.
Il punteggio finale sarà di 100 punti, distribuiti tra credito scolastico e prove d'esame. Inserendo fino a 3 punti di integrazione in presenza di un punteggio complessivo di almeno 90 punti, il sistema mira a premiare le competenze trasversali, l'impegno e la maturità personale, con un focus maggiore sulla qualità dell'apprendimento.
La valutazione della maturità personale, dell'impegno e delle competenze trasversali come l'educazione civica, sarà centrale nel colloquio orale. La capacità di applicare conoscenze in modo critico e integrato, nonché la responsabilità e l'autonomia del candidato, saranno elementi fondamentali per una valutazione completa e positiva.
L'obiettivo principale delle innovazioni del 2026 è rendere l'esame più orientato alle competenze, alla preparazione interdisciplinare e alla crescita personale degli studenti. Favorendo la trasparenza, l'imparzialità e la valorizzazione delle capacità trasversali, si mira a formare cittadini più consapevoli, critici e pronti alle sfide future.
Con le nuove modalità, i docenti e i commissari avranno il compito di valutare non solo le conoscenze specifiche, ma anche le competenze trasversali e la maturità personale degli studenti, promuovendo un giudizio più qualificato e meno standardizzato. La loro responsabilità sarà orientata a favorire il riconoscimento delle capacità critiche e interdisciplinari, anche attraverso metodologie di valutazione più integrate.
Le innovazioni prevedono un punteggio complessivo di 100 punti, con un'attenzione crescente alle competenze trasversali e alla maturità personale. L'integrazione di fino a 3 punti di bonus può favorire chi dimostra un impegno superiore, promuovendo una valutazione più completa e meritocratica che riflette meglio le capacità complessive degli studenti.