Introduzione alla novità sulla composizione delle commissioni d’esame
Con la recente conversione in legge del decreto-legge 127/2025, è stata ufficialmente confermata una importante riforma sulla maturità: il numero di commissari coinvolti nell’esame di Stato è stato ridotto, passando da sei a quattro membri. Questa modifica, originariamente introdotta con un decreto d’urgenza, è ora parte integrante del disegno di legge in fase di approvazione al Senato, segnando un sostanziale cambio di paradigma nel modo di valutare gli studenti.
Il percorso di modifica dell’esame di Stato
Il decreto-legge 127/2025 ha previsto interventi significativi sul decreto legislativo 62/2017, che disciplina gli esami di maturità e la valutazione delle competenze nella scuola secondaria superiore. Precedentemente, le commissioni erano composte da:
- Tre membri interni
- Tre membri esterni
- Un presidente
Con le nuove disposizioni, la composizione è stata rivista in modo da ridurre il numero totale di commissari, mantenendo la figura del presidente e semplificando così il processo di valutazione finale degli studenti.
Dettaglio sulla nuova composizione delle commissioni d’esame
Secondo le ultime disposizioni approvate, le commissioni sono così composte:
- Un presidente esterno all’istituzione scolastica
- Due membri esterni
- Due membri interni per ciascuna delle due classi coinvolte
In totale, si registra la riduzione da sei a quattro membri più il presidente, con un impatto positivo sulla snellezza delle procedure e sulla gestione delle commissioni.
Implicazioni pratiche e novità associate
Oltre alla modifica della composizione, la riforma introduce ulteriori innovazioni come:
- Il ritorno alla denominazione ufficiale di "maturità"
- Il colloquio che si svolgerà su quattro discipline, individuate dal Ministero dell’Istruzione a gennaio
- L’obbligo di superare la prova orale per il superamento dell’esame
- La proroga fino al 31 dicembre 2026 per la partecipazione ai concorsi ordinari dei docenti tecnico-pratici con il diploma di maturità
Sfide e assenza di emendamenti sulla composizione
Durante l’iter di discussione, sono stati presentati diversi emendamenti riguardanti aspetti come percorsi di formazione, fondi dedicati e le competenze della Fondazione "Imprese e Competenze per il Made in Italy". Tuttavia, nessuna proposta ha interessato la modifica della composizione delle commissioni di esame. La convertibilità in legge ha sancito il taglio definitivo dei commissari da sei a quattro membri, consolidando questa importante riforma.
Conclusioni sulla riforma dell’esame
In definitiva, la conferma del taglio dei commissari rappresenta un passo deciso verso una maturità più snella, moderna e efficace. La normativa introduce un assetto organizzativo più efficiente, con effetti immediati e durevoli, sulla valutazione finale degli studenti italiani, volto a semplificare e migliorare il processo di certificazione delle competenze.
Domande frequenti sulla Riforma della Maturità e la riduzione dei commissari
L'obiettivo principale della riforma è semplificare e modernizzare il processo di valutazione degli studenti, riducendo il numero di commissari da sei a quattro, per rendere le operazioni più snelle ed efficienti.
Prima della riforma, le commissioni erano formate da tre membri interni, tre membri esterni e un presidente, con un totale di sei commissari più il presidente.
Le nuove commissioni sono composte da un presidente esterno all'istituzione, due membri esterni e due membri interni per ogni classe coinvolta, con un totale di quattro membri più il presidente.
Il principale vantaggio consiste in una procedura più rapida e una gestione più snella delle commissioni, favorendo una valutazione più efficiente e meno burocratica.
Oltre al taglio dei commissari, la riforma ha reintrodotto la denominazione ufficiale di "maturità", modificato il formato del colloquio e introdotto l'obbligo di superare la prova orale, tra altre novità.
Gli emendamenti riguardavano altri aspetti come percorsi di formazione e fondi, ma nessuno ha modificato la composizione delle commissioni, che è stata confermata con il taglio definitivo.
La nuova composizione è stata ufficialmente confermata con la legge di conversione del decreto-legge 127/2025, pertanto entrerà in vigore a partire dalla prossima sessione degli esami di maturità.
La riduzione dei commissari mira a rendere il processo di valutazione più efficace, mantenendo al contempo elevati standard di qualità attraverso una composizione più snella e mirata.
La riforma semplifica la gestione interna delle commissioni, riducendo la burocrazia e velocizzando le procedure di esame, promuovendo un processo più agile e diretto.
Il consenso è generalmente positivo, poiché la riforma è vista come un passo avanti verso un'esame più efficiente e moderno, anche se alcuni critici sottolineano ancora l'importanza di mantenere alti standard di qualità.