Pilastro della riforma: un nuovo approccio all’esame di Maturità
Recentemente, il Senato della Repubblica ha dato l’ok definitivo alla riforma dell’esame di Stato delle scuole superiori, segnando un’importante svolta nel sistema educativo italiano. La legge, che ora attende l’approvazione della Camera dei Deputati, punta a ridare prestigio e serietà a uno dei momenti più significativi del percorso scolastico: la Maturità.
Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha sottolineato come questa riforma abbia l’obiettivo di tornare a conferire valore alla prova finale, migliorando non solo le modalità di valutazione, ma anche l’intero sistema di formazione e valutazione degli studenti.
Obiettivi chiave e risorse investite nella riforma
La riforma si propone di raggiungere più obiettivi strategici, tra cui:
- Potenziare il valore della valutazione finale attraverso un approccio più completo e trasparente
- Rafforzare l’offerta formativa con maggiori risorse e innovazioni
- Valorizzare le competenze trasversali, il comportamento e le esperienze degli studenti
Per questo, sono stati stanziati investimenti significativi:
- 240 milioni di euro per il rinnovo dei contratti del personale scolastico
- 15 milioni di euro per estendere l’assicurazione sanitaria ai docenti precari
- 10 milioni di euro aggiuntivi per il Piano nazionale di formazione
Innovazioni riguardanti tutte le articolazioni delle scuole superiori
La riforma abbraccia tutti gli ordini delle scuole superiori, con l’obiettivo di migliorare la crescita complessiva e sostenibile degli studenti, focalizzandosi non solo sulle conoscenze, ma anche sulle competenze trasversali.
Nuovo paradigma dell’esame orale e valenza delle prove
Tra le novità più evidenti, il colloquio orale non sarà più solo una verifica delle conoscenze, ma un colloquio valutativo più approfondito e articolato. Le prove scritte rimarranno invariate, ma l’esame orale si concentrerà su quattro discipline principali, individuate tramite un decreto ministeriale.
Il colloquio ingloberà inoltre valutazioni di educazione civica e delle esperienze maturate nei percorsi di formazione scuola-lavoro, noti come PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento).
Una norma importante, e molto discussa, riguarda il comportamento durante l’esame: il silenzio volontario sarà considerato motivo di bocciatura, poiché impedirà ai commissari di effettuare una corretta valutazione. La formazione dei valutatori sarà rafforzata tramite fondi dedicati per garantire coerenza e uniformità.
Il curriculum dello studente e la disciplina
Al diploma finale sarà allegato un curriculum, ossia un documento dettagliato delle attività extra-curriculari, dei progetti e delle esperienze formative di ogni studente, a testimonianza del suo percorso personale e professionale.
Il voto in condotta avrà un ruolo decisivo nel percorso di maturità:
- Un voto di 5 in condotta porterà alla bocciatura automatica, anche con risultati positivi nelle materie
- Un voto di 6 richiederà la redazione di una prova di cittadinanza attiva per poter progredire
Per il massimo punteggio all’esame, sarà necessario ottenere almeno 9 in condotta, rafforzando così il ruolo del comportamento corretto e rispettoso come elemento valutativo importante.
Integrare e valorizzare percorsi formativi innovativi
La sperimentazione del percorso 4+2 diventa ora parte integrante del quadro ordinamentale, permettendo agli studenti di conseguire il diploma tecnico o professionale in quattro anni e di proseguire in due anni presso gli ITS (Istituti Tecnici Superiori).
Il progresso può così essere personalizzato e più orientato al mondo del lavoro, con un sistema che favorisce la flessibilità e l’innovazione scolastica.
Altre misure di rilievo e obiettivi di sicurezza
- Gite scolastiche: obbligo di autobus con sistema di frenata assistita
- Estensione della Carta del docente: anche ai precari, per favorire la mobilità degli insegnanti
Nel complesso, questa riforma rappresenta un passo avanti nel restituire all’esame di Maturità il suo prestigio, con un’attenzione particolare alla crescita complessiva, alle competenze e al comportamento degli studenti, contribuendo a rafforzare la qualità del sistema scolastico italiano.
Domande frequenti sulla Riforma della Maturità: via libera dal Senato e il commento di Valditara
Le principali innovazioni comprendono un nuovo modello di colloquio orale più valutativo, l’introduzione di un curriculum dettagliato e una maggiore attenzione al comportamento degli studenti, con incentivi a percorsi formativi innovativi come il sistema 4+2 e l’estensione della Carta del docente ai precari.
Valditara ha evidenziato come la riforma mira a restituire serietà, prestigio e valore all’esame di Maturità, migliorando le modalità di valutazione e rafforzando l’intero sistema formativo, favorendo così la crescita degli studenti in tutte le sue sfaccettature.
Verrà adottato un approccio più completo e trasparente, valorizzando anche aspetti come le competenze trasversali, il comportamento e le esperienze extracurriculari, con un focus sul percorso personale dello studente.
Il colloquio orale diventerà più approfondito e articolato, concentrandosi su quattro discipline principali, e includerà anche valutazioni di educazione civica e delle esperienze di formazione scuola-lavoro (PCTO), creando un confronto più completo e valutativo.
Il comportamento sarà decisivo: il silenzio volontario durante l’esame potrà comportare una bocciatura, poiché ostacola la valutazione corretta da parte dei commissari. La formazione dei valutatori sarà rafforzata per garantire coerenza e uniformità.
Il curriculum sarà un documento che raccoglie attività extra-curriculari, progetti e esperienze formative dello studente, offrendo una testimonianza completa del suo percorso personale e professionale.
Un voto di 5 in condotta comporta la bocciatura automatica, anche se le materie sono superate positivamente. Per progredire, si richiede almeno un voto di 6, con la prova di cittadinanza attiva; ottenere un voto di 9 in condotta permette di avere il massimo punteggio nell’esame.
Il percorso 4+2 permette agli studenti di conseguire il diploma tecnico o professionale in quattro anni, proseguendo poi in due anni presso gli ITS, favorendo personalizzazione e un collegamento più diretto con il mondo del lavoro.
Tra le misure di sicurezza, si annoverano l’obbligo di autobus con sistemi di frenata assistita per le gite scolastiche e l’estensione della Carta del docente anche ai precari, migliorando così la mobilità e il supporto agli insegnanti.
Attraverso innovazioni che puntano a rafforzare il prestigio e la serietà dell’esame, come il curriculum dettagliato, il miglioramento del colloquio orale e l’attenzione al comportamento, questa riforma restituisce all’esame di Maturità il valore e l’identità che merita nel sistema scolastico italiano.