Introduzione alla novità normativa
Con l’entrata in vigore dei DPR 134 e 135/2025, rispettivamente il 10 ottobre 2025, si assiste a una trasformazione significativa nel quadro regolamentare che disciplina il comportamento e la valutazione degli studenti nelle scuole secondarie di secondo grado. Questi decreti rappresentano un importante passo avanti nel sistema scolastico italiano, introducendo criteri più attenti alla dignità, all’autorevolezza del personale scolastico e all’inclusività.
Il dispositivo normativo si inserisce alla luce della legge 15 luglio 2024, n. 150, che ha ridefinito le direttive per la valutazione degli studenti, il rispetto delle regole e la valorizzazione della professionalità degli operatori scolastici. La riforma mira a promuovere un approccio più responsabile sia da parte degli studenti sia del personale scolastico, favorendo un ambiente di apprendimento più equo e rispettoso.
Principali contenuti dei decreti
I DPR 134/2025 e DPR 135/2025 si concentrano rispettivamente sulla valutazione degli studenti e sul loro comportamento:
- DPR 134/2025: definisce le modalità di valutazione, enfatizzando la valorizzazione del percorso formativo e la tutela della dignità degli studenti.
- DPR 135/2025: stabilisce norme e strumenti per incentivare un comportamento rispettoso e inclusivo, creando un ambiente scolastico più armonioso.
Implicazioni e innovazioni introdotte
Le novità principali riguardano:
- Valutazione olistica: nuovi criteri che considerano non solo le competenze acquisite, ma anche il percorso complessivo dello studente, enfatizzando aspetti comportamentali e metodologici.
- Aumento di responsabilità: gli studenti sono chiamati a una partecipazione più attiva e a una maggiore responsabilizzazione riguardo al proprio comportamento e alla partecipazione scolastica.
- Riconoscimento dell’autorevolezza docente: incremento dell’attenzione alla tutela e al rispetto del ruolo del personale scolastico nel rispetto delle norme di comportamento interne all’istituto.
Criticità e sfide applicative
L’implementazione dei nuovi decreti presenta alcune criticità, tra cui:
- Necessità di formazione specifica e costante per il personale docente e amministrativo, per adeguarsi alle nuove procedure.
- Possibili difficoltà pratiche nell’applicazione uniforme delle disposizioni, specialmente in scuole con risorse limitate.
- Rischio di divergenze di opinioni tra i vari componenti della comunità scolastica circa le modalità di valutazione e disciplina.
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Per supportare le scuole nell’attuazione della nuova disciplina, sono disponibili servizi ad abbonamento come:
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Considerazioni conclusive
La riforma introdotta dai DPR 134 e 135/2025 segna un passaggio fondamentale nel sistema di valutazione e disciplina del secondo ciclo. Le innovazioni mirano a creare un ambiente scolastico più giusto, rispettoso e inclusivo, anche se accompagnate da sfide che richiedono un adeguamento continuo delle strutture e delle professionalità coinvolte.
Nota finale
Per un'attuazione efficace delle nuove disposizioni, è indispensabile un'adeguata formazione del personale e un’attenta pianificazione delle risorse. Solo così si potrà garantire che questa significativa riforma produca i suoi effetti positivi a beneficio di tutta la comunità scolastica.
Contatti e approfondimenti
Per maggiori dettagli su abbonamenti, servizi e supporto alle scuole, si consiglia di consultare le risorse ufficiali e le modalità di connessione con gli enti che promuovono queste iniziative.
I DPR 134 e 135/2025 hanno introdotto una valutazione olistica che considera non solo le competenze acquisite, ma anche il percorso complessivo, gli aspetti comportamentali e metodologici, favorendo un approccio più inclusivo e rispettoso della dignità degli studenti. Questo rappresenta una significativa innovazione rispetto ai modelli precedenti, promuovendo un ambiente più equo e responsabile.
Gli effetti principali includono un ambiente scolastico più inclusivo e rispettoso, maggiore responsabilizzazione degli studenti e riconoscimento dell’autorevolezza del personale docente. Tuttavia, richiedono anche un continuo adeguamento delle competenze e delle risorse.
Le innovazioni principali riguardano l’enfasi sul comportamento rispettoso e inclusivo, con strumenti e norme volte a promuovere un clima di armonia scolastica, rafforzando la tutela dell’autorevolezza docente e la responsabilità degli studenti.
Le criticità includono la necessità di formazione costante per il personale, le difficoltà di applicazione uniforme nelle diverse scuole e il rischio di divergenze di opinioni tra docenti, studenti e famiglie, che possono complicare l’attuazione efficace delle nuove norme.
Questi servizi offrono risorse, guide normative, strumenti didattici e schede operative, facilitando la formazione e l’aggiornamento del personale e aiutando le scuole a rispettare efficacemente le nuove disposizioni, migliorando così l’aderenza e l’efficacia delle norme.
La formazione è cruciale per garantire che docenti e staff siano preparati alle nuove procedure e alle modalità di valutazione e gestione del comportamento, riducendo le criticità e favorendo un’implementazione efficace e condivisa delle innovazioni normative.
Per fronteggiare le resistenze, è fondamentale sviluppare un percorso di sensibilizzazione e formazione condivisa, coinvolgendo tutti i componenti della comunità scolastica e evidenziando i benefici di un ambiente più rispettoso e responsabile, favorendo così l’accettazione delle novità.
Gli strumenti digitali e i servizi di supporto permettono una gestione più efficiente, facilitano la formazione continua e offrono risorse aggiornate, contribuendo a un’implementazione più efficace delle norme e a una maggior coesione nella comunità scolastica.
Una pianificazione accurata e una formazione mirata sono fondamentali per garantire che tutte le parti coinvolte siano preparate ad affrontare le sfide della nuova disciplina, assicurando un’efficace attuazione e massimizzando i benefici della riforma.
Se le norme non vengono applicate correttamente, si rischia di generare confusione, problemi di coerenza nel comportamento e nella valutazione, oltre a potenziali tensioni tra gli attori scolastici, minando gli obiettivi di inclusione e rispetto promossi dalla riforma.