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Il Pnrr ha rivoluzionato le scuole italiane: ora si punta su formazione obbligatoria per docenti e Ata da 20-40 ore all’anno, finanziata e strutturata secondo il piano Giannelli (Anp)

Docente prende appunti durante la formazione obbligatoria Pnrr: aggiornamento professionale per scuole italiane secondo il piano Giannelli Anp
Fonte immagine: Foto di RDNE Stock project su Pexels

CHI: docenti e personale Ata delle scuole italiane
COSA: introduzione di formazione obbligatoria annuale di 20-40 ore pagata
QUANDO: in fase di implementazione post-Pnrr, con obiettivi a medio termine
DOVE: scuole di tutta Italia, soprattutto nelle aree di maggiore bisogno
PERCHÉ: per sostenere l’innovazione, ridurre disuguaglianze e migliorare le competenze del personale scolastico

Il ruolo del PNRR nell’istruzione italiana e le opportunità di investimento

Il PNRR ha dato tanto alle scuole italiane, portando ingenti risorse mirate al rilancio e alla modernizzazione del sistema educativo. Tuttavia, per garantire un'efficace implementazione di tali interventi e non tornare indietro sugli sforzi fatti, è fondamentale investire anche nella formazione obbligatoria di docenti e personale ATA. Proprio su questo tema si concentra il Piano Giannelli, promosso dall'Associazione Nazionale degli Education Manager (Anp), che propone un percorso di aggiornamento professionale di 20-40 ore all’anno per ogni docente e Ata, fattibile e sostenibile dal punto di vista economico. Questo piano mira a rafforzare le competenze pedagogiche, digitali e socio-emotive degli operatori scolastici, rendendoli più preparati a confrontarsi con le sfide di un’istruzione sempre più inclusiva e digitale. La formazione obbligatoria, pagata e strutturata, rappresenta un elemento chiave per garantire l’efficacia delle riforme e sostenere la qualità dell’offerta formativa. Solo attraverso un aggiornamento continuo del personale scolastico si potrà davvero valorizzare e sfruttare appieno il potenziale degli investimenti del PNRR, migliorando la qualità dell’educazione e garantendo un futuro più inclusivo e innovativo per le giovani generazioni.

Quali interventi sono previsti nel contesto del PNRR per le scuole?

Un aspetto centrale del piano di intervento del PNRR per le scuole riguarda la formazione del personale docente e Ata, elemento essenziale per sfruttare appieno le innovazioni introdotte. Il piano Giannelli, promosso dall'Associazione Nazionale dei Presidi (ANP), sottolinea la necessità di una formazione obbligatoria annuale di almeno 20-40 ore per insegnanti e personale Ata, con un compenso dedicato a questa attività. Questi percorsi formativi mirano a potenziare le competenze digitali, pedagogiche e organizzative, affinché il personale scolastico possa affrontare efficacemente le nuove sfide dell'apprendimento digitale e delle metodologie didattiche innovative. La corretta formazione rappresenta un investimento strategico, volto a migliorare la qualità dell'educazione e a evitare un allontanamento rispetto alle tecnologie e alle pratiche più avanzate. Inoltre, è importante che tali attività siano riconosciute e pagate per motivare il personale a parteciparvi attivamente, creando un circolo virtuoso di crescita professionale e di miglioramento della scuola nel suo complesso. Garantire questa formazione continua è un passo fondamentale per non tornare indietro rispetto ai progressi già fatti e per sostenere un sistema scolastico più resilientemente innovativo e competitivo nel contesto attuale.

Come sottolinea Giannelli, mantenere aggiornate le dotazioni tecnologiche è imprescindibile

Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, evidenzia come la fine dei finanziamenti del PNRR non possa significare abbandonare le infrastrutture e le tecnologie appena introdotte. La manutenzione costante di hardware e software, anche se non eccessivamente onerosa singolarmente, rappresenta una spesa significativa complessiva. È quindi fondamentale prevedere politiche di finanziamento che garantiscano una gestione sostenibile e continua delle risorse digitali, per evitare che strumenti costosi diventino obsoleti o inutilizzabili.

Perché la formazione del personale scolastico è un elemento cruciale

Un aspetto chiave per l’efficacia del piano di modernizzazione è rappresentato dalla formazione continua di docenti e personale Ata. Giannelli sottolinea la necessità di un monte ore annuale obbligatorio tra le 20 e le 40, con retribuzione adeguata, per elevare il livello delle competenze e accompagnare l’innovazione didattica. La formazione obbligatoria, se supportata da risorse appropriate, può contribuire a ridurre il gap tra territori e a prevenire l’abbandono scolastico, migliorando le competenze professionali del personale.

Qual è la normativa attuale sulla formazione obbligatoria?

Attualmente, la Legge 107/2015 (c.d. Buona Scuola) prevede un obbligo di formazione, ma senza una struttura permanente o una partecipazione standardizzata nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL). La formazione di circa 80 ore, comprensiva di attività collegiali, si rivela insufficiente rispetto alle esigenze di aggiornamento continuo richiesto dall’epoca digitale e dai cambiamenti sociali in corso. Per migliorare questa situazione, Giannelli propone di aumentare le ore di formazione obbligatoria e di garantirne una retribuzione congrua, affinché abbia un impatto reale sulla qualità dell’istruzione.

Quali benefici si otterrebbero dal nuovo piano formativo?

Quali benefici si otterrebbero dal nuovo piano formativo?

Il Pnrr ha dato tanto alle scuole, ora serve formazione obbligatoria di docenti e Ata da 20-40 ore l’anno pagate: il piano Giannelli (Anp) per non tornare indietro

Implementare un piano formativo strutturato e obbligatorio per docenti e personale ATA garantirebbe numerosi vantaggi sia a livello qualitativo che organizzativo. Innanzitutto, attraverso un aggiornamento continuo, si incrementerebbero le competenze professionali, favorendo metodologie didattiche innovative e più efficaci. Ciò si tradurrebbe in un miglioramento della qualità dell'insegnamento e, di conseguenza, dei risultati degli studenti. Inoltre, un programma formativo uniforme contribuirebbe a ridurre le disuguaglianze tra scuole di diverse aree geografiche, garantendo a tutti gli operatori scolastici pari opportunità di crescita. La formazione obbligatoria rafforzerebbe anche la motivazione e il senso di appartenenza del personale scolastico, creando un ambiente di lavoro più stimolante e coeso. Infine, investire nella formazione preventiva potrebbe aiutare a prevenire il fenomeno dell'abbandono scolastico, sostenendo studenti a rischio e migliorando l'intera comunità educativa.

Il punto di vista di Giannelli sulla formazione nel contesto del PNRR

Giannelli sottolinea come la formazione obbligatoria rappresenti un investimento strategico, fondamentale per accompagnare le trasformazioni in atto e rispondere alle sfide sociali ed educative attuali. Solo con programmi strutturati e sostenuti da risorse sufficienti, sarà possibile elevare il livello di professionalità del personale, migliorare l’efficacia didattica e garantire un sistema scolastico più inclusivo e resilienti alle sfide del futuro.

FAQs
Il Pnrr ha rivoluzionato le scuole italiane: ora si punta su formazione obbligatoria per docenti e Ata da 20-40 ore all’anno, finanziata e strutturata secondo il piano Giannelli (Anp)

Perché il PNRR ha reso necessaria una formazione obbligatoria per docenti e Ata? +

Il PNRR ha portato importanti risorse e innovazioni nelle scuole italiane, rendendo essenziale un aggiornamento continuo del personale per sfruttare appieno gli investimenti e garantire qualità e innovazione sostenibile.

Qual è il piano Giannelli e cosa propone? +

Il piano Giannelli, promosso dall'ANP, propone un percorso di aggiornamento professionale obbligatorio di 20-40 ore all’anno per docenti e Ata, finanziato e strutturato per migliorare competenze pedagogiche, digitali e socio-emotive.

In cosa consiste l’obbligo di formazione annuale previsto dal piano Giannelli? +

Prevede che docenti e Ata partecipino annualmente a percorsi formativi di 20-40 ore, con una retribuzione dedicata, per aggiornarsi sulle nuove metodologie e tecnologie educative.

Perché è importante che questa formazione sia pagata? +

Pagare la formazione incentiva la partecipazione attiva del personale e riconosce il valore del loro aggiornamento professionale, favorendo una cultura di crescita continua.

Quali sono i benefici di un aggiornamento continuativo del personale scolastico? +

Incrementa le competenze pedagogiche e digitali, migliora la qualità dell’offerta formativa, riduce le disuguaglianze e aiuta a prevenire l’abbandono scolastico.

Qual è lo stato attuale della normativa sulla formazione obbligatoria per il personale scolastico? +

La Legge 107/2015 prevede un obbligo di circa 80 ore di formazione, ma senza una struttura permanente o compensi adeguati. Giannelli propone di aumentare le ore e garantirne il pagamento.

Come può il piano Giannelli contribuire a ridurre le disuguaglianze tra le scuole? +

Uniformando le percorsi di formazione e migliorando le competenze del personale, il piano Giannelli aiuta a colmare le differenze tra scuole di diverse regioni e contesti socio-economici.

Perché la manutenzione delle infrastrutture digitali è fondamentale dopo il PNRR? +

Antonello Giannelli evidenzia che la manutenzione continua garantisce che hardware e software rimangano efficienti, evitando obsolescenza e costi maggiori nel medio e lungo termine.

Quali risultati si prevedono dall’implementazione del piano formativo? +

Si attende un miglioramento delle competenze del personale, una maggiore inclusività, una riduzione delle disuguaglianze tra territori e un incremento della motivazione e della qualità dell’offerta educativa.

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