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Innovativo progetto di riforma: oltre 120.000 firme a supporto del riscatto laurea a €900 per anticipare il pensionamento e contrastare il burnout nel settore scolastico

Studenti universitari salgono le scale di un edificio, simbolo del riscatto laurea per pensionamento anticipato e benessere docenti.

Un’opportunità concreta per il pensionamento anticipato e la lotta al burnout del personale scolastico

Il disegno di legge 1413/2025, presentato dalla senatrice Carmela Bucalo di Fratelli d’Italia, intende rendere più accessibile il riscatto della laurea per circa 1,2 milioni di lavoratori della scuola e della ricerca. La proposta mira a permettere un’uscita anticipata dal servizio e a combattere efficacemente il fenomeno del burnout, migliorando le condizioni di lavoro e aprendo nuove possibilità di pensionamento.

Il sostegno collettivo e la mobilitazione popolare

La proposta nasce dall’azione del sindacato Anief, che ha raccolto quasi 120.000 firme tramite una petizione popolare rivolta a docenti, dirigenti scolastici, personale Ata (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) e ricercatori. La petizione evidenzia l’importanza di riconoscere il valore del percorso universitario anche ai fini previdenziali, chiedendo un’agevolazione che renda il riscatto più accessibile.

Dettagli sulla riforma e gli aspetti economici coinvolti

Riduzione del costo di riscatto e aliquota agevolata

  • Attualmente, riscattare un quinquennio accademico richiede oltre 30.000 euro, un costo che spesso scoraggia molte figure professionali.
  • La soluzione proposta prevede l’applicazione di un’aliquota del 5%, che porterebbe il costo a circa 4.500 euro per il riscatto di una laurea magistrale quinquennale.

Implicazioni sul pensionamento e sull’età lavorativa

Con questa riforma, uomini e donne potrebbero andare in pensione dopo 37 e 36 anni di contributi rispettivamente, con un’anticipazione dell’uscita dal lavoro a 60 anni. Ciò si tradurrebbe in maggiori opportunità di equilibrio tra vita lavorativa e privata, oltre a una migliore qualità di vita.

Estensione alle categorie precarie e con contratti a termine

Il disegno di legge estende l’opportunità di riscatto agevolato anche a personale con contratti a tempo determinato e a chi si trovi in periodi di inattività lavorativa, favorendo così il ricambio generazionale e contribuendo a ridurre l’età media del personale del comparto scolastico e universitario.

Iter parlamentare e confronto istituzionale

Il disegno di legge, che si compone di un solo articolo, modifica l’articolo 2 del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 184, abbassando l’aliquota di contribuzione al 5%.

Prospettive di discussione e partecipazione

Secondo quanto dichiarato dalla senatrice Carmela Bucalo, il percorso prevede audizioni con sindacati e associazioni per un confronto approfondito. Successivamente, si procederà alla presentazione di emendamenti e al dialogo con i ministeri interessati per perfezionare la proposta e ottenere un consenso condiviso, fondamentale per la sua approvazione definitiva.

Impatto sociale e finalità della misura

Contrastare il burnout e favorire il ricambio generazionale

Secondo un’indagine dell’Università Bicocca, quasi il 50% degli insegnanti collide con il problema del burnout, e il 35% desidera abbandonare la professione. La riforma si inserisce in un contesto di emergenza sociale, con obiettivi di ricambio generazionale, rinnovo del personale e riduzione dell’età media, favorendo nuove assunzioni e un miglioramento delle condizioni di lavoro.

Domande frequenti sulla riforma del riscatto laurea e il suo impatto nel settore scolastico

Qual è l'obiettivo principale della proposta di legge 1413/2025? +

L'obiettivo principale consiste nel rendere più accessibile il riscatto della laurea per circa 1,2 milioni di lavoratori della scuola e della ricerca, favorendo un'anticipazione del pensionamento e contrastando il burnout nel settore, migliorando così le condizioni di lavoro.


Come influenza la petizione popolare raccolta da Anief il sostegno alla riforma? +

La petizione, con quasi 120.000 firme, ha dimostrato il forte sostegno dei docenti, dirigenti e personale Ata, sottolineando l'importanza di riconoscere il valore del percorso universitario anche ai fini previdenziali e di rendere il riscatto più accessibile.


Quali sono i benefici economici previsti dal riscatto a 900 euro? +

Con l'applicazione di un'aliquota del 5%, il costo per riscattare un quinquennio di laurea magistrale si ridurrebbe da oltre 30.000 euro a circa 4.500 euro, rendendo il riscatto più sostenibile e accessibile.


In che modo la riforma anticipa l'ingresso in pensione dei lavoratori? +

Grazie alla possibilità di riscattare la laurea a costi ridotti, uomini e donne potrebbero andare in pensione con 37 e 36 anni di contributi rispettivamente, anticipando l’uscita dal lavoro a 60 anni.


La riforma si rivolge anche a chi ha contratti precari o a termine? +

Sì, il disegno di legge amplia l’opportunità di riscatto agevolato anche al personale con contratti a tempo determinato e a chi si trova in periodi di inattività, favorendo il ricambio generazionale e la riduzione dell’età media del personale.


Qual è il procedimento parlamentare previsto per questa riforma? +

Il disegno di legge, composto da un solo articolo, modifica l’articolo 2 del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 184, abbassando l’aliquota contributiva al 5%, con un percorso che prevede audizioni e confronto con sindacati e ministeri prima dell’approvazione finale.


Quali sono le finalità sociali di questa riforma? +

La riforma mira a contrastare il burnout degli insegnanti, favorire il ricambio generazionale e migliorare le condizioni di lavoro nel settore scolastico, affrontando un’emergenza sociale evidente anche dai dati sull’insodierente livello di soddisfazione tra gli insegnanti.


Come viene incentivato il ricambio generazionale nel settore scolastico? +

Riscattando la laurea a costi contenuti e facilitando l’accesso a personale precario e in inattività, si favorisce un turn-over generazionale più fluido e un rinnovo del personale, contribuendo a ridurre l’età media dei lavoratori nel comparto.


Quali sono le prospettive di discussione e approvazione della riforma? +

La senatrice Carmela Bucalo ha dichiarato che si prevede un percorso di audizioni con sindacati e ministeri, con la presentazione di emendamenti per perfezionare la proposta, avvicinandola all’approvazione definitiva.


Qual è l'impatto atteso di questa riforma sulla qualità della vita degli insegnanti? +

Anticipando l’uscita dal lavoro e riducendo il burnout, la riforma potrebbe migliorare significativamente la qualità della vita degli insegnanti, rendendo il lavoro più sostenibile e soddisfacente nel lungo termine.

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