Un riconoscimento autorevole e un incarico di grande rilievo
La figura di Rossella Benedetti, insegnante e rappresentante di spicco della UIL Scuola Rua, si arricchisce di un prestigioso incarico internazionale: è stata eletta all’unanimità Presidente del Comitato Donne della Confederazione Europea dei Sindacati (CES). Tale nomina rappresenta un momento di svolta per la promozione dei diritti delle lavoratrici e per la lotta alla disparità di genere nel mondo del lavoro europeo.
Il ruolo di Rossella Benedetti e il suo impegno a livello europeo
Con una lunga esperienza nel settore, Benedetti si distingue per la sua expertise in programmi operativi europei e per il suo attivo contributo nel Comitato CES dal 2015. Già dal 2021 ricopre il ruolo di Vicepresidente del medesimo organismo, portando avanti con determinazione l’impegno a fortalere le politiche di genere a livello continentale.
Obiettivi principali e priorità della sua amministrazione
L’elezione di Benedetti assume particolare significato nel contesto della Roadmap europea per i diritti delle donne, che si propone di:
- Ridurre il divario retributivo di genere
- Promuovere ambienti di lavoro liberi dalla violenza empirica e psicologica
- Garantire pari opportunità e diritti concreti per tutte le donne lavoratrici
Tra i punti cardine vi è l’attuazione della direttiva europea sulla parità di genere, un passo fondamentale per combattere le disuguaglianze salariali che coinvolgono circa 10 milioni di donne in Europa.
La lotta contro il divario retributivo: sfide e normative
Rossella Benedetti ha ribadito che:
“Procedere sulla strada della parità di genere non è una concessione, ma un diritto sancito dai Trattati europei, che deve essere tradotto in azioni concrete e misure vincolanti.”
Il suo intervento evidenzia quindi l’urgenza di un’applicazione rigorosa di normative europee, accompagnata da un dialogo sociale strutturato tra parti sociali, per garantire un progresso reale nel contrasto alle disparità salariali.
Il ruolo dei sindacati e le sfide italiane nell’uguaglianza di genere
Ivana Veronese, Segretaria confederale della UIL, ha sottolineato l’importanza del ruolo sindacale nel delineare e attuare politiche di genere efficaci, specialmente nel contesto italiano, dove i dati dell’INPS indicano ancora un significativo gap retributivo tra uomini e donne.
La disparità salariale in Italia si traduce in minori pensioni future per le lavoratrici e in una distribuzione iniqua del carico di cura domestico, aspetti che richiedono interventi strutturali di grande portata per favorire l’occupazione femminile di qualità e tutelare i diritti di tutte le lavoratrici.
Trasparenza retributiva e politiche contrattuali nel settore scuola
Il Segretario generale della UIL Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, ha evidenziato il legame tra trasparenza retributiva e riforme contrattuali dedicate all’aumento dei salari e alle condizioni di lavoro del personale scolastico.
Ha dichiarato:
“Lavoriamo per ottenere un incremento delle retribuzioni attraverso rinnovi contrattuali efficaci e per rafforzare la democrazia economica nel settore scuola.”
Inoltre, D’Aprile ha criticato le politiche di austerità passate, sostenendo che solo con un’effettiva attuazione della Roadmap europea si potrà ridurre il divario di genere e promuovere un contesto lavorativo più equo e inclusivo per le donne.
Rossella Benedetti, insegnante e rappresentante di spicco della UIL Scuola Rua, è stata recentemente eletta all’unanimità come Presidente del Comitato Donne della Confederazione Europea dei Sindacati (CES). Questo prestigioso incarico la vede impegnata nel promuovere i diritti delle donne nel mondo del lavoro europeo, affrontando le disparità di genere.
Gli obiettivi principali includono la riduzione del divario retributivo di genere, la promozione di ambienti di lavoro liberi dalla violenza e la tutela dei diritti concreti delle lavoratrici, con particolare attenzione all'attuazione della Roadmap europea per i diritti delle donne.
Benedetti ha sottolineato che il contrasto al divario retributivo deve essere basato sull’applicazione rigorosa delle normative europee, accompagnata da un dialogo sociale strutturato e misure concrete, affinché le disparità salariali siano affrontate in modo efficace e duraturo.
Le normative europee rappresentano un passo fondamentale per sancire il diritto alla parità di genere, rendendo obbligatoria e vincolante l’attuazione di politiche e misure antidiscriminatorie, contribuendo così a creare condizioni di lavoro più eque per tutte le donne in Europa.
Il sindacato, come evidenziato da Ivana Veronese, può delineare e attuare politiche di genere efficaci, promuovendo la trasparenza retributiva e combattendo il gap salariale attraverso contratti e iniziative mirate, soprattutto in un contesto come quello italiano, dove persistono significative disuguaglianze.
La disparità salariale si traduce in minori pensioni future, una distribuzione iniqua del carico di cura domestico e minori opportunità di crescita professionale, elementi che richiedono interventi strutturali per migliorare le condizioni delle lavoratrici e garantire loro una piena parità di diritti.
Il segretario della UIL Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, ha evidenziato che trasparenza retributiva e riforme contrattuali sono strettamente connesse, poiché migliorano le condizioni di lavoro e favoriscono una maggiore equità salariale, sostenendo l’aumento delle retribuzioni e il rafforzamento della democrazia economica nel settore.
Benedetti mira a combattere le disparità di genere, promuovere condizioni di lavoro eque e sostenere politiche di inclusione, affrontando le sfide normative e sociali legate alla parità retributiva e ai diritti delle lavoratrici in Europa.
La sua elezione riflette l’impegno dell’Europa nel promuovere leadership femminile e nel rafforzare le politiche di uguaglianza di genere, attraverso figure di spicco come Benedetti che lavorano per tradurre i principi europei in azioni concrete a livello continentale.