La Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) ha annunciato l’avvio di una sperimentazione volontaria riguardante cinque nuovi schemi standardizzati per la sezione "Amministrazione Trasparente" dei siti istituzionali degli enti pubblici. Questa iniziativa, approvata ufficialmente con delibera n. 497 del 3 dicembre 2025, mira a rendere più chiara e uniforme la pubblicazione delle informazioni mantenendo un processo flessibile e aperto a feedback dai soggetti coinvolti. La sperimentazione durerà un anno, durante il quale gli enti pubblici interessati potranno adottare i nuovi modelli, contribuendo al loro miglioramento attraverso osservazioni e segnalazioni.
- Innovativi schemi standardizzati adottati dall’Anac per l’Amministrazione Trasparente
- Sperimentazione volontaria della durata di un anno
- Collaborazione tra istituzioni e enti pubblici per perfezionare i modelli
- Applicabilità alle aree di pubblicità riguardanti incarichi, pagamenti e settore sanitario
- Opportunità di feedback per ottimizzare i modelli
Introduzione degli schemi standardizzati per la trasparenza amministrativa
Introduzione degli schemi standardizzati per la trasparenza amministrativa
Con la delibera n. 497/2025, l’Anac ha adottato nuovi schemi per la pubblicazione di dati e informazioni presso la sezione "Amministrazione Trasparente" dei portali degli enti pubblici. Questa scelta mira a migliorare la fruibilità, la chiarezza e la comparabilità delle informazioni, rispondendo alle esigenze di semplificazione e di coerenza tra le diverse pubbliche amministrazioni. Gli schemi sono strutturati per uniformare la presentazione dei dati e facilitare le verifiche di conformità, riducendo così le possibilità di interpretazioni ambigue o di informazioni mancanti. La standardizzazione si applica sia ai formati dei dati che ai codici utilizzati, rendendo più agevole l’interoperabilità tra sistemi informativi pubblici.
In aggiunta, l’Anac ha avviato una sperimentazione volontaria con l’introduzione di 5 nuovi schemi, denominati “schemi pilota”, che riguardano ambiti differenti dell’amministrazione pubblica. Questi schemi sono stati progettati per testare modelli di presentazione dei dati più efficaci e adattabili alle necessità degli utenti, con l’obiettivo di raccogliere feedback e migliorare ulteriormente le linee guida. La sperimentazione mira anche a favorire la diffusione di buone pratiche tra gli enti, incentivando una maggiore attenzione alla qualità e alla completezza delle informazioni pubblicate. Attraverso questa iniziativa, l’Anac intende rafforzare il principio di trasparenza, promuovendo una gestione più aperta e responsabile delle risorse pubbliche.
Quali sono i benefici dei nuovi schemi?
Oltre a garantire una maggiore coerenza nelle informazioni pubblicate, i 5 nuovi schemi per l’Amministrazione Trasparente rappresentano un passo importante verso un'amministrazione più responsabile e orientata al cittadino. Questi schemi, sviluppati nell’ambito della sperimentazione volontaria avviata dall’Anac, mirano a standardizzare le modalità di presentazione dei dati, facilitando non solo la consultazione ma anche l’analisi delle informazioni da parte di cittadini, aziende e soggetti interessati. La loro implementazione contribuisce anche a ridurre il rischio di errori o omissioni, migliorando la qualità complessiva dei dati pubblici resi disponibili. Di conseguenza, si favorisce un maggior livello di trasparenza, che si traduce in una più efficace prevenzione di eventuali fenomeni di malaffare o inefficienza. Infine, questi schemi facilitano anche il lavoro delle amministrazioni, permettendo loro di risparmiare tempo e risorse nelle operazioni di aggiornamento e gestione delle informazioni, promuovendo così un’amministrazione digitale più moderna e performante.
Le aree di applicazione dei nuovi modelli
Le aree di applicazione dei nuovi schemi rappresentano un investimento importante verso una maggiore trasparenza e responsabilità dell'Amministrazione pubblica. La sperimentazione volontaria avviata dall'ANAC mira a testare e perfezionare questi modelli prima di una possibile estensione più ampia. In particolare, gli schemi riguardano diverse aree strategiche, fondamentali per il buon funzionamento e la tracciabilità delle attività amministrative.
Nell’ambito degli incarichi politici, amministrativi o dirigenziali (Art. 14), i nuovi modelli promuovono una maggiore chiarezza sui compensi, sulle modalità di nomina e sulle eventuali incompatibilità, contribuendo a prevenire conflitti di interesse. Per quanto riguarda gli incarichi in società controllate (Art. 15-bis), vengono definite linee guida per la rendicontazione delle attività e dei risultati, assicurando la trasparenza nella gestione e nell’utilizzo delle risorse pubbliche.
Le disposizioni relative agli amministratori o esperti nominati da autorità giudiziarie o amministrative (Art. 15-ter) enfatizzano l’importanza di rendere accessibili e comprensibili i criteri di nomina e di più ampi dettagli sulle funzioni svolte. Inoltre, la sezione dedicata ai tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni (Art. 33) mira a ridurre i ritardi nei pagamenti, migliorando i rapporti con fornitori e cittadini, e favorendo una gestione più efficiente delle finanze pubbliche.
Infine, l’ambito del Servizio Sanitario Nazionale (Art. 41) incorpora gli schemi allo scopo di aumentare la trasparenza nelle procedure di affidamento di appalti, nella gestione delle risorse e nei risultati raggiunti, contribuendo a rafforzare la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario. La sperimentazione di questi schemi si configura quindi come un passo decisivo nel rafforzare la cultura della trasparenza e dell’efficienza nella pubblica amministrazione.
Come vengono definiti gli schemi?
Gli schemi vengono definiti attraverso un processo di lavoro condiviso, che coinvolge diversi enti di rilievo nel settore pubblico e della trasparenza. In particolare, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) ha avviato una fase di sperimentazione volontaria dei 5 nuovi schemi destinati all’Amministrazione Trasparente, con l’obiettivo di facilitare l’adeguamento delle caratterizzazioni e delle strutture delle amministrazioni pubbliche. Questi schemi sono stati sviluppati tenendo conto delle indicazioni provenienti da istituzioni come Agid, Istat, il Garante della Privacy e la Conferenza Unificata, garantendo così coerenza normativa e praticità di implementazione. La loro definizione è anche frutto di un processo di confronto e di raccolta di feedback da parte delle amministrazioni pubbliche, che possono adottarli volontariamente e contribuire a perfezionare i modelli per rispondere alle esigenze del settore.
Qual è il ruolo del feedback?
Il percorso di sperimentazione prevede la raccolta di osservazioni dagli enti pubblici interessati. Queste devono essere inviate tramite email all’indirizzo designato, con oggetto "sperimentazione ulteriori schemi di pubblicazione". Questa fase permette di integrare le esigenze pratiche delle amministrazioni e di aggiornare gli schemi secondo le necessità emergenti.
Quali sono le modalità di invio delle osservazioni?
Le proposte di miglioramento o segnalazioni devono essere trasmesse via email, direttamente all’indirizzo fornito dall’Anac. Questa modalità di comunicazione faciliterà il confronto tra enti pubblici e autorità, garantendo un processo partecipativo e trasparente.
Perché la sperimentazione è importante?
Questa fase rappresenta un’occasione per allineare gli strumenti di pubblicazione alle reali necessità degli enti e dei cittadini, migliorando la qualità dei dati e l’efficienza della trasparenza amministrativa. La collaborazione tra istituzioni permette di sviluppare modelli più adatti alle diverse esigenze operative.
Linee guida e compatibilità dei nuovi modelli
I modelli proposti sono stati sviluppati coerentemente con le istruzioni operative già vigenti, come definite dalla delibera n. 495/2025 e modifiche successive. Questa compatibilità assicura alle pubbliche amministrazioni un percorso di adozione semplificato, senza dover rivedere completamente le procedure di compliance. L’adozione di questi schemi rappresenta quindi un passo avanti verso una piena armonizzazione delle modalità di pubblicazione dei dati, favorendo una maggiore trasparenza e responsabilità pubblica.
Come si integrano con le norme vigenti?
Le istruzioni operative permettono un’applicazione fluida e immediata delle strutture proposte, garantendo che le pubblicazioni siano conformi alle disposizioni già in vigore e facilitando il rispetto degli obblighi di legge. La continuità tra vecchi e nuovi schemi aiuta le amministrazioni a pianificare l’implementazione senza interruzioni significative.
FAQs
5 nuovi schemi per l’Amministrazione Trasparente: Anac avvia una sperimentazione volontaria — approfondimento e guida
L'obiettivo è testare cinque nuovi schemi standardizzati per migliorare la chiarezza, la comparabilità e la qualità delle informazioni pubblicate, coinvolgendo gli enti pubblici in un processo di feedback.
La sperimentazione è stata avviata con la delibera n. 497 del 3 dicembre 2025 e durerà un anno, fino al 3 dicembre 2026.
Gli schemi riguardano incarichi, pagamenti, settore sanitario, società controllate e gestione di incarichi da parte di autorità giudiziarie o amministrative, migliorando la trasparenza in queste aree.
Sono stati sviluppati tramite un processo partecipativo coinvolgendo enti come Agid, Istat, Garante Privacy e la Conferenza Unificata, oltre a feedback delle amministrazioni pubbliche.
Il feedback consente di adattare e perfezionare gli schemi, garantendo che rispondano alle reali esigenze operative e migliorino la qualità delle informazioni pubblicate.
Le osservazioni devono essere inviate via email all’indirizzo designato dall’Anac, con oggetto "sperimentazione ulteriori schemi di pubblicazione".
Permette di adattare gli schemi alle esigenze concrete di enti e cittadini, migliorando la qualità dei dati e la trasparenza dell’amministrazione pubblica.
Sono stati sviluppati in coerenza con le istruzioni operative esistenti, come definite dalla delibera n. 495/2025, garantendo una facile integrazione senza interruzioni.
Gli schemi sono progettati per essere coerenti con le disposizioni vigenti, facilitando l’adozione e garantendo la conformità alle normative di legge.