Il prossimo 28 novembre si terrà uno sciopero generale proclamato dai Cobas Scuola, coinvolgendo anche altri sindacati di base come Usb e Ssb. La protesta mira a richiedere miglioramenti salariali, un ruolo docente unificato e condizioni di lavoro più eque, opponendosi a riforme considerate dannose. Le motivazioni si concentrano su aumenti salariali, pensioni dignitose, classi più piccole e nessuna scuola-azienda.
- Richiesto aumento salariale del 30% per docenti e personale ATA
- Integrazione pensionistica che consideri l'ultimo stipendio
- Ruolo unico per tutti i livelli scolastici
- Classi con massimo 20 studenti, 15 con disabilità
- No alla scuola-azienda e all’autonomia differenziata
Dettagli sulla manifestazione del 28 novembre
Destinatarie: Docenti, personale scolastico, studenti e genitori
Modalità: Manifestazioni territoriali e cortei in varie città
Motivazioni dello sciopero e obiettivi principali
Lo sciopero del 28 novembre rappresenta un momento di forte protesta contro le condizioni attuali della scuola pubblica e le politiche adottate dal governo. Le richieste principali dei Cobas sono chiare e mirano a favorire una vera inversione di tendenza nel settore dell’istruzione. Un punto centrale è la richiesta di aumenti salariali considerevoli, pari al 30%, per recuperare le perdite accumulatesi negli ultimi decenni, garantendo ai docenti e al personale ATA uno stipendio dignitoso e adeguato al carico di lavoro e alle responsabilità svolte. I Cobas sostengono inoltre l’adozione del ruolo unico per tutti i docenti, un provvedimento che mirerebbe a semplificare e uniformare la carriera insegnantile, eliminando disparità ingiuste e facilitando il reclutamento e la stabilizzazione del personale docente.
Tra le richieste più sentite emerge quella di limitare le classi a un massimo di 20 alunni, una misura che mira a migliorare la qualità dell’insegnamento e le relazioni tra insegnanti e studenti. Questo obiettivo si collega anche alla richiesta di abolire l’approccio scuola-azienda, ritenuto un’inutile esternalizzazione dei servizi e una perdita di controllo pubblico sulla didattica. I Cobas denunciano la pericolosa deriva verso un modello di scuola che privilegia logiche di profitto, a discapito della formazione e del benessere dei giovani. In definitiva, lo sciopero si propone di mettere al centro del dibattito pubblico la necessità di mantenere l’istruzione come servizio pubblico, accessibile e di qualità, contrastando ogni tentativo di privatizzazione o sfruttamento economico del sistema scolastico.
Come si intendono realizzare gli obiettivi
Per raggiungere questi ambiziosi obiettivi, i Cobas prevedono una serie di azioni concrete e strategie mirate a coinvolgere tutte le parti interessate, dai lavoratori alle istituzioni. Innanzitutto, durante lo sciopero del 28 novembre, si intende intensificare la mobilitazione e sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di riforme profonde nel settore scolastico. Le richieste principali includono aumenti salariali del 30% per contrastare il crollo del potere d'acquisto, garantendo anche una pensione calcolata sull'ultimo stipendio, in modo da assicurare un adeguato sostegno economico al momento della pensione.
Per quanto riguarda il ruolo dei docenti, si propone l'implementazione di un ruolo unico, che permetta una carriera più chiara e senza disparità tra vari tipi di contratti, eliminando così ogni discriminazione. Si auspica inoltre un numero massimo di 20 alunni per classe, al fine di migliorare la qualità dell'insegnamento e favorire un'attenzione più personalizzata agli studenti. Importante anche il rifiuto di un modello di scuola azienda, mantenendo invece un sistema pubblico, inclusivo e orientato alla formazione culturale e civica.
Attraverso un confronto serio e aperto con le istituzioni, i Cobas intendono portare avanti una riforma sostenibile, che ponga al centro la qualità dell'istruzione e i diritti di docenti e studenti. La strategia prevede anche forme di mobilitazione diffusa e iniziative di pressione, affinché le richieste vengano accolte e tradotte in reali cambiamenti nel sistema scolastico, migliorando le condizioni di lavoro e di apprendimento per tutti.
La posizione sui contenuti curricolari e autonomie
Durante lo sciopero del 28 novembre, i Cobas hanno ribadito le loro principali richieste rivolte al sistema scolastico italiano. Una delle istanze fondamentali riguarda l’aumento degli stipendi del 30%, considerando il lavoro degli insegnanti come un settore prioritario e sotto valorizzato. Contestualmente, chiedono che la pensione venga calcolata sulla base dell’ultimo stipendio percepito, eliminando il sistema attuale che spesso penalizza i docenti nel momento del ritiro dal servizio. Un’altra posizione centrale è la creazione di un ruolo unico per tutti i docenti, al fine di garantire uguali diritti e tutele, eliminando disparità derivanti da differenziazioni di ruolo. Per quanto riguarda l’organizzazione delle classi, i Cobas insistono sulla drastica riduzione del numero massimo di studenti per classe a 20, per favorire un’istruzione più inclusiva e personalizzata, specialmente per studenti con disabilità. Riformano questa, questa misura contribuirebbe anche a migliorare le condizioni di lavoro degli insegnanti e a garantire un ambiente più sicuro e gestibile. Infine, si oppongono fermamente all’idea di scuola-azienda, ritenendo che il sistema scolastico debba rimanere un’istituzione pubblica e non essere subordinato alle logiche di mercato.
Dettagli sulla manifestazione del 28 novembre
Dettagli sulla manifestazione del 28 novembre
Il prossimo 28 novembre si svolgerà uno sciopero generale letteralmente importante per il settore scolastico, con richieste chiare e precise rivolte alle autorità e al governo. Le principali rivendicazioni dei Cobas riguardano un aumento degli stipendi del 30%, che mirano a migliorare le condizioni economiche di tutto il personale scolastico. Un'altra richiesta fondamentale è la pensione calcolata come ultimo stipendio, per garantire maggiore sicurezza e equità ai pensionati del settore.
Inoltre, si chiede l'istituzione di un ruolo unico per i docenti, allo scopo di semplificare e valorizzare la carriera degli insegnanti, eliminando le disparità attuali. I sindacati vogliono inoltre ridurre le classi massime a 20 alunni, affinché l'apprendimento possa essere più efficace e personalizzato, migliorando la qualità dell'istruzione. È importante sottolineare che tutte queste richieste vengono fatte con la ferma volontà di mantenere il ruolo pubblico e di opporsi a qualsiasi progetto di scuola-azienda, che potrebbe compromettere l'autonomia e la qualità dell'educazione.
Per quanto riguarda le modalità, le manifestazioni si svolgeranno attraverso cortei e proteste territoriali nelle principali città, coinvolgendo docenti, personale scolastico, studenti e genitori. La mobilitazione mira a sensibilizzare l'opinione pubblica e a fare pressione sulle istituzioni per accogliere le richieste presentate. Per ulteriori dettagli e aggiornamenti sulla manifestazione, è possibile consultare il sito ufficiale, dove verranno pubblicate tutte le novità e le indicazioni pratiche.
Manifestazioni e partecipazione
In occasione dello sciopero del 28 novembre, le protesta si sono intensificate con una partecipazione diffusa tra studenti, insegnanti e personale scolastico, che hanno manifestato contro le attuali condizioni del sistema educativo. Le richieste principali dei Cobas riguardano un aumento degli stipendi del 30%, la riabilitazione della pensione calcolata sull'ultimo stipendio e l'istituzione di un ruolo unico per i docenti, volto a garantire maggiori garanzie e stabilità lavorativa. Inoltre, i sindacati chiedono il rientro a classi con massimo 20 alunni, ritenendo questa misura fondamentale per migliorare la qualità dell'insegnamento e favorire un ambiente più favorevole all'apprendimento. È anche importante sottolineare la forte opposizione alla logica scuola-azienda, che secondo i Cobas compromette la natura pubblica dell'istruzione e antepone interessi economici alla qualità dell'educazione. Questa mobilitazione rappresenta un segnale chiaro di disappunto nei confronti delle politiche attualmente adottate e un appello alla risoluzione delle criticità evidenziate attraverso un tavolo di confronto con le istituzioni governative.
FAQs
Sciopero del 28 novembre: le richieste dei Cobas per una scuola più giusta
L'obiettivo è chiedere miglioramenti salariali del 30%, un ruolo unico per tutti i docenti, classi con massimo 20 studenti e opporsi alla scuola-azienda, rivendicando qualità e autonomia nel settore scolastico.
Per recuperare le perdite salariali degli ultimi decenni e migliorare le condizioni economiche di docenti e personale ATA. La richiesta fa seguito al calo del potere d'acquisto.
Chiedono che la pensione venga calcolata considerando l'ultimo stipendio percepito, garantendo così una maggiore sicurezza economica ai pensionati del settore.
Per semplificare la carriera, eliminare discriminazioni e garantire uguali diritti, facilitando reclutamento e stabilità del personale docente.
Per migliorare la qualità dell'insegnamento, favorire un'attenzione più personalizzata e migliorare le condizioni di lavoro degli insegnanti.
Sono contrari all’approccio scuola-azienda, sostenendo che la scuola debba rimanere un'istituzione pubblica senza logiche di mercato.
Attraverso cortei e proteste territoriali nelle principali città, coinvolgendo docenti, studenti e genitori per sensibilizzare e fare pressione sulle istituzioni.
Le motivazioni principali sono l’aumento degli stipendi, la pensione calcolata sull’ultimo stipendio, il ruolo unico e la riduzione delle classi a 20 alunni, per migliorare qualità e condizioni di lavoro.
Prevedono mobilitazioni, proteste territoriali, pressione sulle istituzioni e azioni di sensibilizzazione pubblica per ottenere i cambiamenti richiesti.