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Grotta di mobilitazione nazionale: il 28 novembre, la Cub scende in piazza contro manovre economiche e guerra

Grotta di mobilitazione nazionale: il 28 novembre, la Cub scende in piazza contro manovre economiche e guerra

Dettagli e modalità della protesta

La Confederazione Unitaria di Base (Cub) ha annunciato uno sciopero generale che coinvolge tutte le categorie del settore pubblico e privato, previsto per venerdì 28 novembre 2025. La mobilitazione durerà 24 ore, dalle 00:00 alle 23:59, e coinvolgerà numerosi servizi essenziali e settori strategici.

Sospensioni e azioni previste nei settori fondamentali

  • Trasporto ferroviario: sospensione dei servizi dalle 21:00 del 27 novembre alle 21:00 del 28 novembre.
  • Autostrade: blocco del traffico dalle 22:00 del 27 novembre alle 22:00 del 28 novembre.
  • Vigili del fuoco: astensione di 4 ore dalle 09:00 alle 13:00.
  • Sanità: adesione articolata in turni diurni e notturni, con possibile impatto sui servizi di emergenza e cura.
  • Trasporti aerei e ferroviari: mobilitazione della Cub Trasporti, con potenziali disagi nei principali collegamenti nazionali.

Note sulla giornata di protesta

Le azioni di sciopero sono state pianificate considerando anche le ore di manifestazione anticipata per alcuni settori, al fine di massimizzare l'effetto e coinvolgere la più vasta platea possibile di lavoratori e cittadini.

Le motivazioni dietro la protesta: una risposta alle politiche di bilancio e alla guerra

La Cub interpreta questa giornata come un atto di resistenza contro la Legge di Bilancio 2026, ritenuta dannosa per le classi lavoratrici e le fasce più deboli della popolazione. La mobilitazione mira a mettere in discussione le scelte economiche e militari del governo, accusato di privilegiare spese militari e politiche di guerra.

Principali richieste e obiettivi della manifestazione

  • Riconoscimento internazionale dello Stato di Palestina.
  • Condanna delle operazioni militari israeliane a Gaza.
  • Richiesta di ritiro immediato delle forze militari israeliane dalla Palestina.
  • Stop alle spese militari e divieto di invio di armi in Ucraina e Palestina.
  • Riassegnazione dei fondi militari a settori civili come sanità, scuola, trasporti e welfare.

Richieste specifiche sui salari e i servizi pubblici

Tra le rivendicazioni ci sono:

  1. Aumenti salariali e pensionistici per contrastare la perdita del potere d'acquisto.
  2. Introduzione di un salario minimo di almeno 12 euro all’ora.
  3. Ripristino del Reddito di Cittadinanza.
  4. Sviluppo di un piano di edilizia pubblica per le famiglie a basso reddito.

Reazioni sindacali e piani di mobilitazione

Oltre alla Cub, anche l’Unione Sindacale di Base (USB) ha aderito allo sciopero, definendo la manovra come una “finanziaria di guerra”. La USB chiede:

  • Un salario minimo di 2000 euro lordi mensili.
  • La riduzione dell’età pensionabile a 62 anni.
  • Una riforma delle politiche fiscali e redistributive.

La Confederazione Cub sottolinea che questa giornata di protesta rappresenta “una battaglia per pace e giustizia sociale”, prevedendo manifestazioni territoriali e presidi in varie città. Una grande manifestazione nazionale si terrà il 29 novembre a Roma, organizzata dai sindacati di base.

Considerazioni finali sulla politica economica e militare

Il movimento di protesta rivolge forte attenzione anche alla questione ambientale e all’uso di fonti di energia rinnovabile, opponendosi a progetti di sovranità energetica a base nucleare e rigassificatori. La mobilitazione si inserisce in un quadro di critica alle scelte governative che privilegiano la guerra e le spese militari, invece di puntare sul benessere sociale e sulla sostenibilità.

Note pratiche e esempio di azione

In occasione dello sciopero, si prevedono disagi ai trasporti, manifestazioni pubbliche e presidi diffusi, con l’obiettivo di rafforzare la denuncia contro le politiche di austerità e di guerra del governo.

Grotta di mobilitazione nazionale: il 28 novembre, la Cub scende in piazza contro manovre economiche e guerra

FAQ sullo sciopero generale del 28 novembre indetto dalla Cub

Perché la Confederazione Unitaria di Base ha scelto di indire uno sciopero generale il 28 novembre? +

La Cub ha deciso di promuovere questo sciopero per protestare contro le politiche di bilancio ritenute dannose per i lavoratori, e per opporsi all'aumento della spesa militare e alle politiche di guerra, promuovendo così una lotta per la pace e la giustizia sociale.


Quali sono i principali settori coinvolti nello sciopero del 28 novembre? +

Lo sciopero coinvolge settori fondamentali come trasporto ferroviario, autostrade, servizi di emergenza come vigili del fuoco, sanità, trasporti aerei e ferroviari, con sospensioni e azioni di protesta pianificate per tutta la giornata.


Come vengono organizzate le azioni di protesta nei diversi settori? +

Le azioni di protesta sono state pianificate considerando anche le ore di manifestazione anticipata per alcuni settori, per massimizzare l'impatto e coinvolgere un'ampia gamma di lavoratori e cittadini, attraverso scioperi, manifestazioni e presidi territoriali.


Quali sono le motivazioni principali dietro lo sciopero del 28 novembre? +

La protesta è una risposta alle politiche di bilancio, considerate dannose per le classi lavoratrici, e si oppone all'aumento della spesa militare e alle politiche di guerra, promuovendo invece il rispetto dei diritti sociali e la pace.


Quali sono le principali richieste e obiettivi della manifestazione? +

Le richieste includono il riconoscimento internazionale dello Stato di Palestina, la condanna delle operazioni militari israeliane a Gaza, il ritiro immediato delle forze israeliane dalla Palestina, lo stop alle spese militari, il divieto di invio di armi in Ucraina e Palestina, e la riassegnazione dei fondi militari a settori civili come sanità, scuola, trasporti e welfare.


Quali sono le rivendicazioni sui salari e i servizi pubblici? +

Le rivendicazioni principali comprendono aumenti salariali e pensionistici, l'introduzione di un salario minimo di almeno 12 euro all'ora, il ripristino del Reddito di Cittadinanza e lo sviluppo di un piano di edilizia pubblica per sostenere le famiglie a basso reddito.


Quali reazioni hanno suscitato la proposta di sciopero? +

Oltre alla Cub, anche l’Unione Sindacale di Base (USB) ha aderito allo sciopero, definendo la manovra come una “finanziaria di guerra” e chiedendo salari minimi più elevati, una riduzione dell’età pensionabile e una riforma fiscale redistributiva.


Quali sono le principali manifestazioni previste durante la mobilitazione? +

Sono previste manifestazioni territoriali e presidi in varie città, tra cui la grande manifestazione nazionale del 29 novembre a Roma, organizzata dai sindacati di base, per esprimere dissenso verso le politiche attuali.


Quali sono le tematiche ambientali affrontate durante la protesta? +

La mobilitazione si pone anche come una critica alle scelte governative relative alla sostenibilità ambientale, opponendosi a progetti di sovranità energetica basati su energia nucleare e rigassificatori, promuovendo invece energie rinnovabili e politiche di rispetto ambientale.


Come si prevede di gestire i disagi durante la giornata di sciopero? +

Per affrontare i disagi previsti, si organizzeranno manifestazioni pubbliche e presidi diffusi, con l’obiettivo di rafforzare la protesta contro le politiche di austerità e guerra, sensibilizzando l’opinione pubblica e coinvolgendo cittadinanza e lavoratori.

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