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Studente bocciato: la decisione del TAR Lombardia sulla validità del PDP e sugli Obiettivi Minimi

Incontro tra docenti e genitori: focus su PDP e obiettivi minimi dopo la decisione del TAR Lombardia per studente bocciato.

Qualche mese fa, una famiglia ha presentato ricorso al TAR Lombardia dopo la bocciatura del proprio figlio con BES, sperando di ottenere un esito diverso. La sentenza ha chiarito che la presenza di Bisogni Educativi Speciali (BES) e l’attivazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP) non esonerano dall’adempimento degli Obiettivi Minimi previsti dalla normativa. La decisione si basa su norme e principi giuridici che tutelano l’interesse dello studente e il corretto funzionamento della scuola.

  • Chiarezza sulla legittimità della bocciatura con BES e PDP
  • Ruolo del Consiglio di Classe nel rispetto degli Obiettivi Minimi
  • Impatto delle decisioni dei giudici sulle future pratiche scolastiche

La sentenza del TAR Lombardia riguardo alla bocciatura di uno studente con BES

La decisione del TAR Lombardia si inserisce in un contesto più ampio di rispetto delle norme che regolano il diritto all’istruzione e ai livelli minimi di competenze per tutti gli studenti, incluse le persone con Bisogni Educativi Speciali. La sentenza chiarisce che l’attuazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP), pur essendo un presidio importante per favorire l’inclusione e il progresso dello studente, non sostituisce il dovere di raggiungere gli obiettivi di apprendimento previsti dalla normativa. La famiglia ricorrente aveva sostenuto che le modifiche e gli adattamenti proposti dal PDP avrebbero dovuto garantire una promozione, ma i giudici hanno ribadito che tali strumenti devono favorire il raggiungimento degli obiettivi, non invece permettere di aggirarli o di evitare la valutazione degli standard minimi. Pertanto, la bocciatura è stata considerata legittima, poiché lo studente non ha conseguito le competenze essenziali per passare l’anno scolastico, anche in presenza di BES. Questa pronuncia rafforza il principio che l’inclusione scolastica deve essere orientata al rispetto di obiettivi condivisi, e che i supporti devono integrare, non sostituire, il percorso di acquisizione delle conoscenze fondamentali.

Il ruolo del PDP e le argomentazioni della scuola

Il ruolo del Piano Didattico Personalizzato (PDP) e le argomentazioni portate avanti dalla scuola rappresentano un aspetto fondamentale nel contesto delle decisioni relative alla promozione o bocciatura di uno studente con bisogni educativi speciali (BES). La scuola, nel caso che ha portato alla decisione di bocciare uno studente, ha evidenziato come il PDP sia stato correttamente elaborato in conformità alle normative vigenti e alle esigenze specifiche dello studente. Questo documento è stato infatti predisposto con attenzione, coinvolgendo gli operatori scolastici e le famiglie, e rispetta le certificazioni rilasciate dalle autorità competenti. La scuola ha anche dimostrato disponibilità nel proporre strategie di recupero e strumenti di supporto personalizzati, con l’obiettivo di favorire l’inclusione e il successo formativo dello studente. Tuttavia, gli interventi pedagogici e diversificati non sono sufficienti a modificare gli obiettivi minimi di competenza previsti dal curriculo, i quali costituiscono un requisito imprescindibile per la promozione. La decisione del TAR ha ribadito che l’elemento determinante per l’esito dell’anno scolastico è la performance complessiva dello studente, e non semplicemente l’esistenza di un PDP o la presenza di BES. La normativa vigente evidenzia infatti come il diritto all’inclusione e ai sostegni non esenta gli studenti dal raggiungimento di livelli minimi di competenza. Quindi, anche in presenza di un supporto altamente personalizzato, il superamento o meno degli obiettivi di apprendimento richiesti rimane un criterio fondamentale e non svincolabile. La sentenza sottolinea, dunque, la legittimità delle bocciature anche in casi di studenti con BES, purché si dimostri che gli obiettivi minimi necessari per la promozione non siano stati raggiunti, indipendentemente dalle strategie di supporto messe in atto.

Quali sono gli obiettivi minimi?

Gli obiettivi minimi rappresentano livelli di competenze fondamentali che ogni studente deve raggiungere. Questi obiettivi sono definiti dal curriculo nazionale e devono essere rispettati durante tutto il percorso scolastico. La legge e la giurisprudenza sottolineano che le misure di supporto e i PDP hanno lo scopo di favorire il raggiungimento di tali obiettivi, ma non di sostituirli.

Le implicazioni giuridiche della sentenza

Il TAR ha richiamato i principi fondamentali del diritto scolastico e della giurisprudenza amministrativa, secondo cui la decisione della scuola può essere contestata solo in presenza di irragionevolezza, motivazioni apparenti o travisamento dei fatti.

Nella fattispecie, la bocciatura si basa su evidenze oggettive e sulla corretta applicazione delle norme, che prevedono che la presenza di BES e PDP non eliminano l’obbligo di raggiungere gli obiettivi minimi.

Quali possono essere le conseguenze pratiche?

In futuro, le scuole potrebbero rafforzare l’interpretazione normativa riguardo agli obiettivi minimi per studenti con BES, anche con PDP dettagliati e misure di supporto. Lo stesso esempio dell’attuale sentenza serve come precedente per chiarire che nessuna deroga può essere automatica.

Perché la scuola può bocciare anche con BES e PDP

Inoltre, la legge sottolinea che il Piano Didattico Personalizzato (PDP) serve per adeguare le metodologie di insegnamento alle esigenze specifiche dello studente con BES, ma non può modificare o escludere gli obiettivi di apprendimento fondamentali stabiliti dal curriculo. Pertanto, anche in presenza di PDP, lo studente deve dimostrare di aver raggiunto le competenze essenziali richieste per superare l'anno scolastico. Le decisioni di bocciatura sono quindi legittimate anche quando si verifica una compromissione significativa di tali competenze, poiché il diritto all'istruzione garantisce il rispetto di questi standard minimi.

Come viene valutato il rispetto degli obiettivi minimi

La valutazione si basa sulle performance effettive dello studente, considerando anche eventuali strumenti compensativi e misure di supporto. La loro efficacia non annulla il rispetto dei livelli essenziali richiesti.

Conclusioni: legittimità della bocciatura anche con BES e PDP

La sentenza del TAR Lombardia ribadisce che la presenza di BES e la predisposizione di un Piano Didattico Personalizzato non sono sufficienti ad esonerare uno studente dal raggiungimento degli obiettivi minimi. La bocciatura, se motivata da insufficienti performance e dalla mancanza di competenze, è legittima e conforme alla normativa vigente. La tutela dell’interesse pubblico e l’efficacia del sistema scolastico restano prioritari, anche in presenza di Bisogni Educativi Speciali.

FAQs
Studente bocciato: la decisione del TAR Lombardia sulla validità del PDP e sugli Obiettivi Minimi

Perché il TAR ha ritenuto legittima la bocciatura di uno studente con BES e PDP? +

Il TAR ha stabilito che il Piano Didattico Personalizzato e la presenza di BES non esonerano dallo raggiungimento degli obiettivi minimi, che sono obbligatori per la promozione.

Gli strumenti di supporto come il PDP garantiscono comunque la promozione dello studente? +

No, il PDP mira a facilitare l'inclusione, ma non modificano o esonerano gli obiettivi minimi che lo studente deve comunque raggiungere per essere promosso.

Qual è il ruolo degli Obiettivi Minimi nella valutazione dello studente? +

Gli Obiettivi Minimi rappresentano i livelli fondamentali di competenza che ogni studente deve raggiungere, indipendentemente dagli strumenti di supporto come il PDP.

Se uno studente con BES non raggiunge gli Obiettivi Minimi, può essere bocciato? +

Sì, la bocciatura è legittima quando lo studente non ha conseguito le competenze essenziali previste dagli obiettivi minimi, anche con supporti come il PDP.

Come viene valutata la performance dello studente con BES? +

La performance viene valutata sulla base dei risultati effettivi dello studente riguardo agli obiettivi minimi, anche considerando strumenti compensativi e supporti personalizzati.

Perché le normative non permettono di escludere gli Obiettivi Minimi nemmeno con PDP e BES? +

Perché le leggi sull’inclusione scolastica stabiliscono che gli strumenti di supporto devono facilitare il raggiungimento degli obiettivi, non sostituirli, garantendo standard minimi di competenza.

Qual è la portata della decisione del TAR Lombardia sulla bocciatura di uno studente con BES? +

Ha sancito che la presenza di BES e PDP non esonera dallo raggiungimento degli Obiettivi Minimi, rendendo legittima la bocciatura in assenza di competenze adeguate.

Cosa succede se uno studente con BES supera gli obiettivi minimi ma con difficoltà? +

Se lo studente raggiunge gli Obiettivi Minimi, anche con difficoltà, può essere promosso. La legge richiede il superamento di questi standard, non la perfezione.

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