L’attuale scenario dei viaggi scolastici e le sfide burocratiche
Il panorama dei viaggi di istruzione nelle scuole italiane si trova ad affrontare una crescente complessità a causa delle recenti modifiche normative. Con l’entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs. 36/2023), le istituzioni scolastiche devono confrontarsi con procedure più articolate, aumentando il rischio di blocchi nelle attività extracurriculari fondamentali come le gite educative e gli scambi culturali.
In particolare, le scuole devono essere qualificate come stazioni appaltanti per contratti superiori a 140.000 euro, rendendo tutto più complesso per le amministrazioni scolastiche, che devono navigare tra regolamenti e soglie di spesa più restrittive.
Il ruolo fondamentale dei viaggi d’istruzione e le risposte delle istituzioni
Le gite scolastiche rappresentano momenti imprescindibili di formazione, crescita e confronto interdisciplinare. Giovanna Miele, deputata della Lega e membro della Commissione Cultura, ha evidenziato come queste attività siano insostituibili per l’educazione dei giovani italiani. Per mitigare le conseguenze del nuovo quadro normativo, ha chiesto al ministro Giuseppe Valditara di convocare un tavolo tecnico che coinvolga tutti gli attori interessati.
Negli ultimi due anni, una deroga temporanea concessa dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha consentito di non bloccare le attività di molte scuole, grazie a un intervento congiunto del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Tuttavia, questa misura emergenziale potrebbe non essere sufficiente nel lungo periodo.
Le direttive dell’ANAC e la disciplina delle gare per le scuole
L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha chiarito, in risposta a un quesito della FIAVET, che le scuole sono annotate come amministrazioni sub-centrali. Ciò permette loro di applicare soglie di affidamento più elevate rispetto alle amministrazioni centrali, facilitando l’organizzazione di viaggi e uscite didattiche.
Il nuovo Codice prevede anche che le stazioni appaltanti, anche se non qualificate, possano procedere con affidamenti entro tali soglie, avvalendosi di piattaforme digitali gestite da centrali di committenza. È importante rispettare la regola che vieta di suddividere fittiziamente gli appalti per rimanere sotto le soglie di legge, se questa finalità viene perseguita con scopi evasivi.
Prospettive di medio termine: il ruolo di Consip e degli Uffici Scolastici Regionali
A partire dal 2026, grazie a un accordo tra il Ministero e Consip – la centrale acquisti della pubblica amministrazione – si attende un sistema centralizzato innovativo. Tale piattaforma supporterà le scuole nell’effettuare affidamenti senza doversi impegnare in gare singole per ogni esercizio, semplificando anche il processo di acquisto di viaggi, stage linguistici e scambi culturali.
Per i contratti superiori a 140.000 euro, sarà obbligatorio l’uso di piattaforme digitali a partire dal 1° giugno 2025. Gli Uffici Scolastici Regionali, a loro volta, dal gennaio 2026 saranno chiamati a fornire supporto amministrativo e consulenza alle scuole, operando come stazioni appaltanti qualificate.
Misure transitorie e supporto immediato alle scuole
Nel tentativo di assicurare continuità alle attività educative, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha emanato una nota operativa in data 24 settembre 2024. Questo documento fornisce alle scuole linee guida e indicazioni pratiche per gestire i viaggi didattici dell’anno scolastico corrente, rispettando le nuove normative senza interrompere le uscite educative.
Così, le gite scolastiche continuano ad essere un ingrediente fondamentale del percorso formativo, nonostante le sfide imposte dal nuovo quadro regolamentare, grazie anche a strumenti di supporto e semplificazione di ultima generazione.
Domande frequenti sui viaggi d’istruzione e il nuovo Codice degli Appalti
Il nuovo Codice introduce procedure più complesse e soglie di spesa più restrittive, costringendo le scuole a navigare tra regolamenti più articolati e a qualificarsi come stazioni appaltanti per contratti superiori a 140.000 euro, rischiando così di ritardare o bloccare le attività educative come le gite scolastiche.
La Lega denuncia le criticità derivanti dal nuovo quadro normativo e chiede un intervento diretto del ministro Giuseppe Valditara, affinché venga creata una misura urgente che garantisca la continuità delle gite scolastiche senza rischi di blocchi burocratici.
Questa qualificazione richiede alle scuole di rispettare norme più rigorose per i contratti, rendendo più difficile e complesso l’acquisto di servizi per le gite, rischiando così di ritardare o bloccare le attività extrascolastiche.
L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha concesso una deroga temporanea, permettendo alle scuole di continuare con le attività senza blocchi immediati, grazie anche a interventi congiunti tra Ministero dell’Istruzione e del Merito e ANAC.
Le piattaforme digitali, gestite da centrali di committenza come Consip, facilitano l’affidamento di contratti fino a 140.000 euro, semplificando l’organizzazione di viaggi, stage linguistici e altre attività educative, oltre a garantire maggiore trasparenza e velocità nelle procedure.
Dal 1° giugno 2025, sarà obbligatorio l’uso di piattaforme digitali per affidamenti superiori a 140.000 euro, rendendo più standardizzate e rapide le procedure di acquisto e organizzazione delle gite scolastiche.
A partire da gennaio 2026, gli Uffici Scolastici Regionali diventeranno supporto fondamentale, operando come stazioni appaltanti qualificate per facilitare e coordinare le procedure di affidamento a livello regionale e locale.
Il Ministero ha emanato una nota operativa del 24 settembre 2024, fornendo linee guida e indicazioni pratiche per permettere alle scuole di rispettare le nuove normative e continuare con le programmi di viaggio senza interruzioni.
Se le norme non vengono rispettate, si rischia di bloccare le gite scolastiche, compromettere l’esperienza educativa degli studenti e creare rallentamenti nelle attività di scambio culturale, oltre a incorrere in sanzioni amministrative.
Un intervento tempestivo è fondamentale per evitare che il caos burocratico blocchi definitivamente le attività educative e per garantire ai giovani italiani occasioni di crescita e scambio culturale, senza che le normative ostacolino il percorso formativo.